La diocesi arborense custodisce siti archeologi di prim'ordine, basti pensare a Tharros e all'intera penisola del Sinis. Ma non è la sola in Sardegna. E' l'unica invece ad ospitare nel comune di
Barumini il sito archeologico riconosciuto
dall'Unesco come patrimonio dell'umanità: la reggia nuragica
su Nuraxi.
Il nuraghe per eccellenza, venuto alla luce nel 1951 grazie al prof. Lilliu, l'esimio archeologo al quale la Sardegna deve tantissimo. Fu lui a dare il via alla più grande campagna degli scavi del secolo scorso, regalandoci come d'incanto il sito che meglio di qualunque altro dice al resto dell'umanità la fierezza di un popolo che ha saputo nel II millennio a.C. lasciare una simile testimonianza.
Barumini è come la corona degli altri 8.000 nuraghi disseminati in ogni angolo di quest'isola e che ci dice come nel passato la nostra Sardegna fosse abitata in misura più massiccia di oggi.
Su Nuraxi di Barumini, la sua
imponenza e bellezza rappresentano un fiore all'occhiello per tutti i sardi e una perla preziosa di cui andare fieri come diocesi di Oristano, avendo il privilegio, seppure il comune di Barumini sia in provincia di Cagliari, di annoverarlo nella sua giurisdizione ecclesiastica.
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