Bosa. I fedeli finanziano l’ambulanza Con le questue un nuovo mezzo
LA NUOVA
BOSA. La Asl 5 di Oristano non ha soldi per sostituire una
vecchia ambulanza dell’ospedale e i parroci della città del Temo si
mobilitano per la raccolta di fondi da destinare all’acquisto di un
nuovo mezzo, devolvendo anche le questue domenicali. Il problema
ambulanze a Bosa sarebbe piuttosto datato e toccherebbe non solo i
mezzi dell’ospedale ma anche quelli del 118, visto che la Asl 5 non ha
un mezzo jolly in caso di sostituzione urgente e più volte la locale
Croce Rossa ha messo a disposizione auto e personale. Per quanto
attiene all’ospedale, intanto, delle due ambulanze per il trasporto dei
degenti, una sarebbe ormai destinata alla rottamazione mentre l’altra
deve rimanere a disposizione della struttura per eventuali trasporti di
emergenza.
Fino a qualche tempo fa il mezzo doveva anche
assicurare il trasporto urgente di sangue. Nel giugno scorso aveva
sopperito ancora una volta, del tutto gratuitamente, uno dei due nuovi
mezzi della locale Croce Rossa. Da luglio, quindi, la Asl avrebbe
destinato al servizio una Ford Fiesta, con tanto di lampeggiante,
risolvendo la questione. Ma sul fronte del trasporto malati la
situazione non è a quanto pare mutata. Il mezzo in disuso, dicono i
bene informati, risalirebbe addirittura al 1998 mentre l’altro, dono di
un privato, sarebbe stato immatricolato alla fine degli anni ’90.
A fare le spese del problema, manco a dirlo, i pazienti: nei giorni
scorsi, ad esempio, la visita specialistica di un ammalato sarebbe
stata rinviata proprio a causa dell’inconveniente. Una situazione che
evidentemente ha travalicato le mura del G.A. Mastino arrivando alle
orecchie dei sacerdoti che guidano le tre parrocchie: Sacro Cuore,
Stella Maris e Maria Immacolata. Don Pietro Scanu, parroco della
cattedrale, conferma: «Siamo pronti a raccogliere i fondi necessari
destinando i proventi di alcune questue per una iniziativa che
certamente va a beneficio della collettività bosana e del territorio».
Il comitato - nei prossimi giorni dovrebbe tenersi una riunione
operativa - potrebbe quindi allargarsi alle altre parrocchie della
Planargia ed estendersi all’azione di associazioni e privati. La cifra
da raggiungere, infatti, è considerevole, visto che il costo medio di
un mezzo attrezzato per il trasporto d’urgenza si aggira sui 95mila
euro. Nel frattempo la Asl potrebbe attivare un servizio in convenzione
con le associazioni locali.
martedì, 29 ago 2006 Ore. 07.51