Cari concittadini, intanto ringrazio questi amici per avermi lasciato uno spazio per dirvi alcune mie riflessioni, e vorrei capire da voi cosa succede a Villa Castelli politicamente. Io sono tornato qui nel 2004, quando erano in corso le elezioni per il nostro sindaco. Ero tornato da circa un mese dal nord, dove ero andato come emigrante per lavorare, e dove era arrivata purtroppo anche lì la precarietà sul lavoro, con contratti interinali e part time e son dovuto tornare. Vi faccio un preambolo, per farvi conoscere in breve quello che è stato il mio percorso politico fino ad ora. Da quando ho 16 anni sono di sinistra, e dopo aver militato nel Movimento Studentesco negli anni 70, come molti, ci ponemmo politicamente alla sinistra del PCI, e ci sono rimasto fino a 10 anni fa, quando sono entrato in Rifondazione, di cui sono stato tesserato fino al 2004. Tornando al motivo del mio intervento, al mio arrivo a Villa Castelli il segretario di Rifondazione mi rese edotto di quella che era la situazione del paese negli ultimi anni. A suo dire eravamo stati per 10 anni governati malissimo da Vitantonio Caliandro, che con sistema clientelare aveva mantenuto per 10 anni la poltrona di sindaco, e con tanto errori ci aveva portato sull’orlo della bancarotta, mentre lui si era arricchito. Cominciai a vedere così che qui a Villa Castelli la sinistra non faceva campagne politiche per il popolo, ma contro una parte del popolo. Ma come poteva vincere, mi chiedevo, se non aveva niente da dire di meglio, ma solo distruggere? Quel sindaco era stato rieletto con più dell’80% delle preferenze, ed allora perché Rifondazione diceva che la maggior parte dei cittadini di Villa Castelli era stupida ad averlo rivoltato? E come poteva essere ascoltata se voleva solo distruggere senza avere proposte valide vere migliorative? Intanto la Lista Caliandro aveva presentato la sua squadra di governo, e non potendo Vitantonio Caliandro presentarsi come sindaco per la terza volta come da legge, e come voi sapete, aveva posto come candidato sindaco Francesco Nigro, un suo cugino, tra l’altro poco conosciuto in paese fino ad allora..
Ricordo che il segretario di Rifondazione rimase malissimo, perché diceva che Francesco Nigro era vicino alle posizioni di Rifondazione Comunista, ed era assurdo che si schierasse con Caliandro. Io da estraneo pensavo che era meglio, sapendo che Caliandro aveva scelto uno vicino a Rifondazione come sindaco della sua lista.In quel periodo conobbi il nostro sindaco, che venendo in sezione ci spiegava che aveva fatto un programma e che avrebbe seguito quel programma, che tutti avevano sottoscritto, ed era un programma democratico.Preoccupatissimo era il segretario di Rifondazione che gli spiegò che non era possibile credergli, perché la Lista Caliandro non gli avrebbe permesso di fare quello che voleva. Ma Francesco Nigro disse di non preoccuparsi, perché al momento opportuno avrebbe pian piano cacciato chi si opponeva al programma.Nei comizi intanto Francesco Nigro continuava a dire che era fiero di essere nella Lista Caliandro ed era fiero di continuare il programma di governo di Caliandro. E così diceva anche sui quotidiani.La preoccupazione in Rifondazione aumentava, perché non si capiva se Nigro era falso con lui o nei comizi, ma puntualmente dopo i comizi, appena poteva, veniva in sede e diceva di stare calmi, perché il programma era democratico.Appena dopo l’esito delle votazioni, con Francesco Nigro sindaco, mentre in Rifondazione si respirava un’aria pesante di sconfitta, ancora il nostro attuale sindaco diceva di stare tranquilli, anzi, invece di partecipare alle feste per la vittoria con gli altri della Lista Caliandro, veniva a festeggiare la sua vittoria con quelli di Rifondazione, dicendo che non riusciva a stare con quelli di Forza Italia e di Alleanza Nazionale che non stimava per niente, e preferiva passare il tempo con chi era delle sue stesse idee. Infatti, dopo un po’ cominciò davvero a farsi luce il piano di Francesco Nigro, ma eliminò prima i fedeli della Lista Caliandro, e dopo quelli di Alleanza Nazionale.Nel 2005 lasciai Rifondazione perché a Villa Castelli per me non c’è Rifondazione, ma il partito Rocco Alò, e così non si serve il popolo, perché le battaglie personali di Rocco Alò sono importanti come tutte le lotte sociali, ma non dovevano essere scambiate con le battaglie di Rifondazione, che credevo da sempre al fianco del popolo, e di conseguenza, dovrebbero essere vicine alle battaglie politiche di Vitantonio Caliandro, che di quel popolo chiede il miglioramento continuo e il suo benessere, almeno a sentire il popolo.
Oggi il sindaco ha finito le epurazioni, oggi la sua squadra di governo è con i DS, con Rifondazione, con la Margherita e con Forza Italia.Bè, qualcuno doveva farlo in Italia questo pastrocchio, in nome della salvaguardia di Villa Castelli, per salvarla dai debiti lasciati da Caliandro.Peccato che la verità viene fuori prima o poi, ed infatti oggi si scopre, come dice l’assessore Barletta, che debiti non ci sono, si scopre che i dipendenti comunali non erano troppi da licenziare qualcuno, come diceva il sindaco Nigro, ma oggi si cercano altre 6 persone da assumere.
Intanto per quel che mi riguarda, mi trovo a parlarvi da questo sito perché, invece di sentire solo una campana, per farmi conoscere dai cittadini e per capire davvero i vostri bisogni, ho cominciato a parlare con voi, a conoscere il vostro pensiero, e così ho visto che la battaglia contro Vitantonio era sbagliata, perché mi avete detto che Vitantonio Caliandro per la cittadinanza ha fatto tantissimo, come nessuno, e la voce del popolo, la vostra voce, e questo popolo, per i miei principi di sinistra io devo servire, e non usare. La forza di Vitantonio Caliandro siete voi, voi che avete avuto un buon governo e che lo avete per questo sempre sostenuto.Ma mi spiegate ora cosa è la politica a Villa Castelli secondo voi? Io così non ci capisco niente. Così ho perso fiducia nei partiti, specialmente in Rifondazione, così credo che ci sia solo la casta anche qui a Villa Castelli. Ho visto tanti amici a Villa Castelli che prima erano di sinistra perché credevano in un ideale che questa sinistra ha ucciso, ed oggi credono in Feltri o in Grillo, certamente non fanno più politica attiva ed è una perdita per questo paese, solo per colpa di persone che di politica mangiano e non la fanno per servire il popolo.Voi che ne pensate?
Pino Ciraci