Noto che ultimamente si sta diffondendo sempre più tra le testate giornalistiche, cartacee o meno, il collegare ai fatti di cronaca nera l'esistenza di un account di Facebook del soggetto interessato.
Tra foto della vittima, status del cadavere, amici dell'assassino, gruppi del criminale, ormai il gruppo dei balordi mondiali è riunito sul social network per eccellenza.
Ripensavo anche al fatto che io su FB ho tra i contatti parenti di primo e secondo grado, ex compagni di classe di elementari, medie e liceo, colleghi ed ex colleghi, clienti e vicini di casa, blogger, amici della vecchia e nuova comitiva...Insomma, ho un bel pò di gente da cui guardarmi le spalle!
Ah, e nel caso servisse, scegliete almeno una bella foto per metterla sui giornali...