La natura umana spinge le persone ad impadronirsi di ciò che è bello.

Spesso lo si fa con la forza e si finisce per distruggere involontariamente l'oggetto che tanto desideriamo.

Più spesso lo si fa scientemente perchè noi possediamo già tante cose e non sopportiamo l'idea che ce ne siano di più belle a disposizione di altri.

Questo purtroppo si applica anche alle singole persone o alla società.

Una persona che sembra troppo bella, brava o buona attira su di sè l'invidia degli altri.

Una società che progredisce troppo culturalmente diventa una minaccia per le società vicine, che ne approfittano anche per raziare le ricchezze di quest'ultima.

Oggi che l'immagine è diventata l'unico parametro di valutazione però si potrebbe escogitare un trucco, anzi, copiarlo dalla natura.

Una civiltà che volesse progredire realmente, su questa terra ormai globalizzata, dovrebbe esercitarsi nel nascondersi dietro un'immagine povera, poco interessante e sgradevole ai più.

Eviterebbe così di attirare su di sè speculazioni economiche, immigrazioni, invidie...

Ne nasce il controsenso che per poter essere bella una cosa deve sembrare brutta.

Per fare un paragone col mondo informatico, più un programma o un sito è scialbo, con pochi pulsanti e grafica tipo C64, più questo programma/sito è bello da usare, veloce, sicuro, utile...

Qualcuno potrebbe obiettare che la bellezza è da sempre nella semplicità, ma basta guardare l'estetica di ciò che oggi ci circonda per capire che esiste una sofisticazione dell'immagine che è al servizio del consumo, e in questo è fine a se stessa.