Divertimento vs tecnologia
La ragione tende a soffocare l'emotività: quando impariamo a svolgere un'attività motoria, insegnamo al nostro cervello come cantare, ballare, correre o anche solo azionare i comandi di un videogioco nel modo più corretto e redditizio.
La ragione non può però spiegarci come farlo nel modo più divertente: qualunque sia il nostro livello di bravura, possiamo divertirci a svolgere un'attività solo a patto che nessuno ci mortifichi con l'affermazione che stiamo sbagliando.
Poter agire senza pensare alle conseguenze di quello che facciamo è alla base del gioco, e se al gioco partecipano solo eventi, anche complessi, privi di legami a decisioni operate da un'intelligenza si crea un ambiente ideale per il relax.
Purtroppo, i pc o i giochi moderni, hanno raggiunto un livello di intelligenza tale da costringerci ad impegnare le nostre risorse quasi come se stessimo lavorando.
Questo meccanismo erode anche gli ambiti sportivi o culturali in cui il divertimento non è più al centro dell'attività.
sabato, 20 ago 2005 Ore. 00.45