Sono indeciso.


Se il mondo crolla non devo preoccuparmi: è solo il mio punto di vista.

Nataletronico.

Visto il periodo, scrivo volentieri qualche riga su questa vittima della tecnologia...

Il Natale è vittima della tecnologia inquanto un regalo non è più qualcosa "fatto" (da intendere come produzione) da qualcuno che ci vuole bene.

L'oggetto tecnologico è un prodotto ben pubblicizzato e prodotto di massa, non ha più nulla di personale e non può essere spacciato per dono di babbo natale o di Gesù bambino, specialmente perchè spesso si rompe e viene riportato al negozio per eseere sostituito.

Mi dispiace quando penso ai bambini che non possono vivere appieno la magia che era tipica di questo periodo.

Le cause di questo male tremendo nascono dall'ormai consolidata mistificazione del significato reale delle cose.

Il Natale, ancor prima della trasformazione in festa cristiana, era la celebrazione della nascita del nuovo anno o del ritorno alla luce.

Il suo significato profondo era quindi la speranza donata dalla nascita di qualcosa di nuovo.

Questa nascita rappresentava un dono fatto all'uomo dal creatore, e il dono era la speranza nel futuro.

Oggi, nel tempo in cui la speranza nel futuro sarebbe il dono più importante per qualsiasi uomo, tra terrorismo, surriscaldamento globale e crisi economiche, noi quel dono non lo cerchiamo neanche più, o meglio, siamo diventati incapaci di gioire e celebrare una festa in ringraziamento di un dono.

Lo scopo del Natale sembra essere diventato quello di fare doni agli altri, doni che potrebbero benissimo comprarsi da soli i diretti interessati, ma che noi vogliamo fare per sentirci importanti; per sostituirci al creatore, e se li facciamo prevalentemente hai bambini è solo perché sono gli ultimi ancora capaci di gioire sinceramente per un regalo ricevuto.

Ancora per poco però, perché noi adulti non sappiamo più gioire di ciò che riceviamo, specie se non è tecnologico o pubblicizzato.

Non siamo capaci, e quindi non possiamo insegnare ai nostri figli, la bellezza di un giorno in cui tutti si sentono più buoni e ricchi di fiducia e speranza, un giorno in cui anche un cenno di saluto o un surriso sono doni, e ogni gesto porta felicità per il semplice fatto che possiamo farlo.

Auguro a tutti di poter gioire almeno una volta ed essere felici per qualcosa che succederà in questo speciale periodo dell'anno. Buon Natale. 
Categoria: Verità imprecise
sabato, 15 dic 2007 Ore. 00.44
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