Una discussione con #gio# mi ha riportato a pensare alla furbizia di alcune persone che riescono a far diventare indispensabile una cosa inutile.

Si prende un sistema semplice: da una parte c'è un bene o un servizio (utile) prodotto, dall'altra un utente al quale serve quel prodotto.

Ora il trucco sta nell'infilare tra questi due estremi diversi strati di intermediazione, piuttosto inutili (visto che in principio non esistevano neppure), ma che col tempo divengono necessari.

Seguendo questo principio, dopo anni di sviluppo e strategie, si sta delineando una situazione come questa nel reparto informatico.

Da una parte abbiamo l'hardware, sempre più potente e distante dal limite della comprensione umana, dall'altra c'è proprio l'utente umano, che deve poter sfruttare questo stesso hardware senza però avere nessuna conoscienza specifica.

Fino ad oggi i vari sistemi operativi si occupavano in modo più o meno omogeneo di mettere in comunicazione queste due realtà, un compito sempre più impegnativo, a causa del crescente numero di stratificazioni dello stesso SO.

Ora invece pare che le cose siano cambiate: da una parte c'è l'hardware, con un set di istruzioni A  che ne sfruttano al meglio le caratteristiche; dall'altra abbiamo l'interfaccia per l'utente (monitor, tastiere/touch screen, dispositivi di puntamento) supportati da interfacce software che traduce gli imput umani in un set di istruzioni B.

La novità sta nel fatto che i set di istruzioni A e B non hanno più nulla in comune: non sono studiati per essere compatibili e quindi necessitano di un software che faccia da "traduttore" in tempo reale.

Questo è e sarà il nuovo strato "indispensabile" ad ogni oggetto elettronico per poter funzionare.

Una parte "oscura" alla quale si affideranno tutti gli sviluppatori di software, liberi di concentrarsi sull'ottimizzazione tra i loro programmi e l'utente utilizzatore, ma sarà anche la garanzia per i produttori hardware di poter ottimizzare le prestazioni senza preoccuparsi di chi lo utilizzerà o per che cosa sarà usato.

Liberalizzando i due estremi della catena la MS si assicurerà il monopolio sulla parte più importante, quella che prima non c'era, ma che ora è indispensabile.