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LA LEGGE DEL SERPENTE
“Amatevi, gente
del mondo intero, amatevi sempre ed in qualunque modo; l’amore, qualsiasi forma
assuma, è sempre benedetto ed è sinonimo di felicità. Non bisogna mai aver
paura di amare ma di odiare. Credete nell’amore universale, quello vero,
incondizionato che non ha sesso né differenze d’età. E’ questa la vera libertà
da difendere a tutti i costi e non esiste cosa più bella al mondo di sentirsi veramente
liberi di amare chiunque: maschi con maschi, donne con donne, vecchi con
giovani, ciascuno libero di tirare fuori la propria sessualità con le sue
forme, inclinazioni e gusti. Un rapporto affettivo anche al di fuori del
matrimonio che in fondo è solo un contratto che non può legare o sostituire un
sogno. Non esiste ciò che chiamano <<perversione sessuale>>, è un
inganno inventato dai falsi moralisti e soprattutto dalla chiesa che giudica
senza conoscere l’amore fisico, un artificio creato per anestetizzare le
coscienze e neutralizzate l’istinto sessuale che invece è un meraviglioso dono
che la natura ha regalato agli uomini, non solo per procreare: un piacere
naturale che annulla il dolore e attenua lo stress psicofisico. L’unica
devianza sessuale semmai è la castità, non vi è infatti nessun motivo per
praticarla restando puri, lasciamola ai preti e alla suore, contenti loro!
In fondo se due esseri umani si amano o fanno sesso
consapevolmente e volontariamente, che male fanno? Dov’è il peccato? Che bigottismo
parlare di fornicazione, sostenere con presunzione di verità e senza alcuna
prova o fondamento che l’arte erotica è demoniaca, procurando così assurdi
sensi di colpa, tabù, complessi, frustrazioni e a volte persino impotenza o
frigidità. Perché tornare indietro al Medioevo, alla caccia alle streghe, a
bruciare nel rogo o a lapidare, secondo antiche tradizioni contenute in delle
scritture definite sacre dagli uomini, scritte da loro stessi ed attribuite a
Dio? Gli esseri umani per trovare uno scopo alla propria esistenza e per
vincere ancestrali paure hanno creato Dio e non viceversa. Evviva quindi i
matrimoni gay e le unioni civili, simboli di emancipazione e di civiltà, del
resto si può essere credenti e praticare l’omosessualità, le due cose non sono
incompatibili, l’amore non può essere colpevolizzato perché è “amore”, la
parola più importante che esista. Se un uomo sente di sposare un altro uomo ed
è felice così, perché non concretizzare questo desiderio? Lo Stato dovrebbe
mantenersi laico rispettando anche chi eventualmente non crede e si professa
ateo, non si può imporre a nessuno di avere fede seguendo le regole della
chiesa. E poi ognuno è diverso da un altro, è unico, con i suoi propri gusti.
La diversità è un valore da tutelare e difendere, è una vera ricchezza perché
rende la vita più varia e colorata, meno scontata e massificante. La nostra
esistenza è così breve, la morte arriverà prima di quanto ci si aspetti,
annientando definitivamente tutto. Allora perché non vivere intensamente anche
la propria sessualita?”
Così ragiona e parla il diavolo, il più grande,
intelligente, furbo, abile mistificatore, menzognero di tutti i tempi. E’
proprio lui il più grande credente perché sa bene dell’esistenza di Dio e
conosce a memoria le Sacre Scritture
manipolandole nelle menti degli uomini secondo il proprio interesse, usando
come pretesto una falsa libertà capace di renderci inconsapevolmente gli ultimi degli schiavi. Una
libertà lontanissima mille anni luce dalla libertà autentica che porta pace nel
cuore. Quella libertà pura perche
preziosa che ci fa sentire figli di Dio, creati per amare ed essere amati ma
d’un amore vero che viene dal Padre e che è dono di sé. Ma soprattutto un modo
di essere liberi che scaturisce dall’osservanza della Sua Parola e che risulta
conforme alla Sua volontà.
sabato, 02 mag 2020 Ore. 10.54
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