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BiblioCé: La Repubblica del ricatto da Rinascita



La repubblica del ricatto di Sandro Orlando
Dagli attacchi al pool di Mani Pulite alla Commissione Mitrokhin.

Dieci anni di imboscate. All’ombra di logge massoniche, servizi deviati e nuove  P2
Prefazione
di Furio Colombo

Mario Scaramella, Pio Pompa, Martino Rocco, Igor Marini. Un finto commissario, un impiegato della Sip, un carabiniere a cavallo, uno scaricatore di cassette di frutta. Quattro spiantati apparentemente senza nulla in comune, ma in realtà legati da storie molto simili, tanti nomi ricorrenti, la stessa missione: spiare, depistare, confezionare dossier di calunnie.
Negli ultimi anni si sono dati da fare per intossicare la vita pubblica del paese con la loro attività di dossieraggio. Intrighi e attentati, 007 avvelenati col polonio radioattivo, missili nucleari affondati nel golfo di Napoli, pedinamenti e telefoni intercettati, intrusioni degli hacker, imam sequestrati, manomissioni elettorali, triangolazioni offshore, mazzette.
   
Ci sarebbe da ridere se dietro queste maschere buffe non si intravedesse qualcosa di molto più serio e inquietante: parlamentari spregiudicati, pubblici funzionari corrotti, generali in malafede, truffatori e «amici americani», mafiosi, massoni, giornalisti a busta paga. Quasi come fossero atti di un unico teatrino, il cui canovaccio continua a ripetersi da decenni, con al centro la P2 e, a sorpresa, Francesco Pazienza, l'ex direttore occulto del Sismi infiltrato, maestro di  tanti depistaggi, che ha continuato fino ad anni più recenti a spargere veleni, dal dossier contro Luciano Violante alla montatura del caso Telekom. Tutto dal carcere di Alessandria in cui è a tutt'oggi rinchiuso.

Sandro Orlando è stato giornalista all’Unità e ora lavora per il settimanale Il Mondo. Si è occupato a lungo della Russia e dei Paesi dell’est. Negli anni ha raccolto molto materiale che gli è servito per fare questo libro. E’ autore anche di Borderline. Affari e speculazioni finanziarie nell’Italia del dopo Enron (Editori Riuniti, 2003)

Motivazioni di vendita:
Al di là della cronaca, questo libro ricostruisce i meccanismi che stanno dietro ad avvenimenti altrimenti di difficile lettura. 

Dal 1996 a oggi fatti e protagonisti del libro:
Omicidio Litvinenko Nome in codice: Mario Scaramella
Dossier illegali Gli strani casi di G. Tavaroli, E. Cipriani, M. Mancini
Sismi parallelo Renato Farina giornalista di Libero, una penna al servizio dei servizi.
Laziogate Francesco Storace For President, con l’aiuto della Guardia di Finanza
Telecom Serbia Compra chi sparla. I falsi testimoni: Igor Marini, Paoletti, Deiana
Dossier Ariosto L’onnipresente Cesare Previti

I fatti del libro:
L’omicidio Litvinenko (nov. 2006). A Londra viene avvelenato un ex agente del Kgb. Le indagini sulla sua morte portano ad un oscuro collaboratore della commissione Mitrokhin, Mario Scaramella.

Dossier illegali (luglio-dic. 2006). Viene arrestato il responsabile della sicurezza Pirelli-Telecom, Giuliano Tavaroli. Tavaroli conduce un’attività di dossieraggio illegale insieme al titolare di un’agenzia di investigazioni private vicino a Licio Gelli, Emanuele Cipriani, e all’ex numero due del Sismi, Marco Mancini. Tra le decine di politici e imprenditori spiati, anche Romano Prodi e il capo della Polizia, Gianni De Gennaro.

Sismi parallelo (luglio 2006). Viene scoperta a Roma una centrale clandestina del Sismi. A gestirla è Pio Pompa, un ex funzionario della Telecom che rispondeva direttamente al capo dell’intelligence militare Nicolò Pollari. La centrale agiva anche come fabbrica di disinformazione, con finti scoop e dossier da diffondere con l’aiuto di giornalisti al soldo del Sismi, come il vicedirettore di Libero Renato Farina.

Laziogate (marzo 2006). L’arresto di alcuni ufficiali della Guardia di finanza che spiavano illegalmente Piero Marrazzo e Alessandra Mussolini per condizionare l’esito delle elezioni nella Regione Lazio a favore di Francesco Storace.
 
Telekom Serbia (genn. 2003 – maggio 2005). Una telefonata anonima pervenuta alla commissione parlamentare che indaga sull’acquisto del 29% di Telekom Serbia da parte della vecchia Stet, dà il via ad un valzer di improbabili testimoni come Igor Marini, Fabrizio Paoletti e Pio Maria Deiana, che accusano Prodi, Fassino e Dini di aver incassato dall’operazione una tangente miliardaria. Accuse che dopo più di due anni di inchieste si riveleranno del tutto infondate.

Intelligence deviata (giu. 2001). Nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Napoli vengono arrestati alcuni ufficiali dei Carabinieri accusati di condurre indagini illecite per interferire nella vita pubblica del paese. A tirare le fila sono il tenente colonnello Pietro Sica e il commercialista Renato D’Andria, già collaboratore del Sisde, indagato per una serie di fallimenti legati alle coop rosse.

Dossier contro Violante-De Gennaro (estate 1998). Un’inchiesta su un falso dossier contro la Ariosto porta a scoprire un’associazione a delinquere che ruota intorno a Francesco Pazienza, l’ex direttore occulto del Sismi infiltrato dalla P2. Dal carcere di Alessandria in cui è rinchiuso, Pazienza impartisce ordini e direttive per fabbricare falsi dossier.
 
Dossier contro la Ariosto (gen. 1998). Un falso dossier pubblicato dall’Avanti svela l’appartenenza ai servizi di Stefania Ariosto, teste chiave nel processo Sme. Il dossier contro la Ariosto reca l’intestazione dello studio Previti.

Veleni su Mani pulite (1996). Un agente del Sisde rivela ad Antonio Di Pietro che dal ’92 i servizi tengono sotto osservazione la procura milanese. Parte l’indagine sul misterioso autore del cosiddetto dossier Achille. L’inchiesta Phoney money si allarga a macchia d’olio, coinvolgendo ufficiali della Guardia di finanza e generali, spie e massoni, fino a far emergere i contorni di una nuova P2.
Categoria: BiblioCé
lunedì, 18 feb 2008 Ore. 12.37
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