Con questo post innauguro una nuova sezione del mio blog: "Il mondo nuovo".
In questa sezione intendo raccogliere i post relativi al "mondo nuovo" che internet e la cultura post-moderna (bella citazione retrò) ci stanno creando intorno.
Inizio parlando di Google perchè in primo luogo è di moda, in secondo luogo perchè a me Google preoccupa e fa anche un poco di paura. Avete letto bene: paura.
E' indubbio che Google ha svolto un lavoro ammirevole sotto gli aspetti tecnologico e di marketing, oltre che rendere un servizio impagabile a tutti. Scorrendo un breve elenco (non aggiornato) di servizi offerti ci si può rendere conto che Google:
(fonte:
Blog di Alessandro Perilli, fresco MVP)
"controlla
cosa cerchiamo (Google Web e Image Search),
quello che leggiamo (Google News e Google Print),
cosa o dove studiamo (Google Scholar e Google University Search),
quello che pensiamo, facciamo, fotografiamo o filmiamo (Blogger e Google Video),
di cosa discutiamo (Google Groups, Google Talk, Gmail),
che problemi abbiamo (Google Answers),
cosa ci interessa comprare (Froggle e Google Catalogs),
dove ci interessa andare (Google Maps, Google Earth) o
dove stiamo andando (Google Ride Finder),
quali esercizi commerciali frequentiamo (Google Local),
qual'è il nostro numero di cellulare (Google SMS e Gmail che ora può essere attivato gratuitamente solo in America, indicando il proprio numero mobile dove ricevere un SMS di attivazione) e perfino
quali sono le nostre coordinate bancarie (per chi usa il servizio di provvigione pubblicitaria Google AdSense è da poco disponibile l'accredito diretto sul proprio conto bancario, in tutto il mondo).
Google
controlla anche cosa succede sui nostri computer con Google Desktop Search, Picasa e Google Compute.
Adesso Google può anche controllare parte del nostro traffico: è appena stato rilasciato (in beta)
Google Secure Access, che rende sicure le connessioni Wi-Fi, a detta dell'azienda."
Quest'ultimo servizio (Google Secure Access) è ancora più preoccupante ed inquietante: il traffico IP del ns. PC viene instradato per mezzo di una VPN (un banale PPTP) transitante dentro la rete privata di Google: così che Google può "sniffare" i ns. pacchetti IP...
Se aggiungiamo che Google ora punta a realizzare una sua rete globale ed a vendere un "Google PC" in cui le applicazioni saranno ospitate non sul disco del PC stesso ma nei suoi server insieme a nostri dati, mi viene da pensare: il grande fratello è arrivato, e non è Bill Gates.....
Che sia il caso di iniziare a preoccuparsi? Io ho iniziato. Voi fate come vi pare.