Dopo cinque anni da quella cosa che era il progetto "Green" ovvero un framework per sviluppare applicazioni "gestionali" (LOB le chiamano) Microsoft ci riprova ridefinendo il target e presentando quello che è a mio avviso un tassello importante dell'architettura applicativa che sta dietro alla Wave 2010: LightSwitch.
Cosa è LightSwitch? E' uno strumento di sviluppo integrato in Visual Studio 2010 che semplifica lo sviluppo di applicazioni Line Of Business, gestionali in lingua Italiana. Roba da sviluppatori? Ni.
Per sgomberare subito il campo chiarisco, in modo ironico si intende, quella che è la mia opinione circa lo stato dell'arte dello sviluppo di applicazioni "LOB" in ambiente Microsoft: un vero guazzabuglio di strumenti e metodologie troppo orientate a sviluppatori "scienziati dei missili", dove sviluppatori "scienziati dei missili" che non conoscono il dominio applicativo specifico.
Non capendo niente di quello che le applicazioni fanno e dove le applicazioni verranno usate creano applicazioni impeccabili sotto l'aspetto (quale?) tecnico che nella maggioranza dei casi, dopo anni di sviluppo, si traducono in fallimenti epici quando messe in produzione. Dico "non capendo niente" alla luce del fatto che gli "scienziati dei missili" sono bravissimi nella loro materia ma spesso son talmente immersi nelle loro problematiche che non riescono ad interfacciarsi con il mondo un cui il missile dovrà essere usato.
Inoltre gli "scienziati dei missili" capaci di sviluppare un'applicazione sono pochi e sono spesso troppo presi ad autocompiacersi nello sviluppo dei loro ordigni da non poter fare qualsiasi altra cosa. In un'economia di scarsità come quella corrente questo è un lusso che non ci si può più permettere. Nel mondo reale la gente ha bisogno di strumenti "umani" per risolvere problemi quotidiani. Se frequentate utenti finali e non solo le torri d'avorio degli "scienziati dei missili" avreto visto che la gente normale usa strumenti come Microsoft Access per fare quotidianamente quello che il reparto IT e Sviluppo dice di poter fornire dopo mesi o anni di lavoro. La gente è dotata di una capacità che spesso difetta agli "scienziati dei missili" ovvero la capacità ingegnarsi nel trovare una soluzione con i pochi mezzi che ha. Ovviamente questo non significa che questo sia il modo migliore di risolvere il problema, è solamente una soluzione che ottiene un risultato utile quando serve (e qualsiasi risultato è utile quando è diverso da niente) magari (sicuramente) a scapito della durabilità e robustezza della soluzione.
Lo sforzo che sta facendo Microsoft è figlio a mio avviso di un fatto gia noto ad Aristotele ed Orazio, sarebbe a dire "nel mezzo sta il meglio". Tradotto significa riconduciamo l'anarchia degli Access fai-da-tè in qualcosa che l'IT è in grado di governare e che permetta di capitalizzare la conoscenza del dominio applicativo con la conoscenza necessaria a creare applicazioni sicure, scalabili e controllabili. Un ponte insomma che dovrà scavalcare il fiume pieno di insidie che divide il mondo Non-IT dal mondo IT.
SharePoint, InfoPath ed Access Services sono stati i primi tasselli lato Non-IT del ponte, LightSwitch è il primo dal versante IT. Si congiugeranno mai? Io lo spero.