Ogni mattina, da buon cittadino, leggo il giornale per informarmi su quanto accade nel mondo ed in particolare ricerco le eventuali notizie riguardanti Villa Castelli e dintorni. Questa mattina sfogliando la gazzetta del mezzoggiorno a pagina 2 apprendo una notizia veramente formidabile. Trascrivo letteralmente dall'articolo a firma di a. scon. (dovrebbe essere angelo sconosciuto che parla delle candidature per le prossime amministrative 2009 della provincia di Brindisi) "....... A Villa Castelli, invece, tutto definito: il confronto sarà tra Vitantonio Caliandro (ora all'opposizione) e l'attuale sindaco Francesco Nigro........"
Questa la notizia. Da dove abbia appreso questa notizia il giornalista non lo dice ma credo che abbia usato il metodo logico. Risulta logico infatti la candidatura di V.A.C. in quanto leader indiscusso ( ed indiscutibile ...meramè... ) dell'opposizione e risulta logica la candidatura di Francesco Nigro in quanto sindaco in carica alla ricerca della riconferma.
C'è un piccolissimo e quasi insignificante "ma" a frapporsi al metodo logico utilizzato dal giornalista della Gazzetta.
Qualcuno ancora non sembra essersi accorto che c'è stato il 13 e 14 aprile. Voi mi direte che ogni anno c'è il 13 e 14 aprile. Io rispondo che quest'anno ha un significato speciale. Qualcuno ancora non ha compreso che a costo di qualche sacrificio ( per il bene dei cittadini di Villa Castelli ) deve fare un passettino indietro.
Logicamente (questa volta) non è questo il "ma" di cui parlavo, l'insignificante "ma" è l'approvazione del bilancio che deve avvenire con l'apporto di tutte le forze della maggioranza ( senza "alzate" per andare al bagno a fare pipì e senza nine vaganti in consiglio comunale ) per intenderci. Sono sicuro che Francesco Nigro saprà cogliere senza tentennamenti le istanze dei cittadini di Villa Castelli che vorrebbero vederlo riconfermato nella sua azione amministrativa. Sono sicuro che farà la cosa giusta ( per il bene dei cittadini di Villa Castelli), senza forzature ed abbandonando per un momento la logica degli alti ideali per accondiscendere alla logica della realpolitik.