Skill Shortage in Italia, arrivano gli Indiani
Il mondo ormai globalizzato si muove con una rapidità impressionante rispetto ai decenni appena trascorsi. La tecnologia nonostante tutto fa passi da gigante. Oggi abbiamo tecnologie come Internet, GSM/UMTS, Wi-Fi, impensabili fino a 20 anni fa che hanno portato le nazioni già avanzate a fare un salto importante verso il futuro (contemporaneamente chi sta nei paesi del terzo mondo continua ad arretrare, ma noi egoisti, non ci soffermiamo mai sulla loro condizione).
E' così che alcuni paesi fino a ieri "arretrati", da soli riescono in qualche modo ad uscire da questa situazione, è il caso della Cina o dell'India. Quest'ultima continua a fornire tecnici IT e sviluppatori molto preparati che poi vengono esportati principalmente negli Stati Uniti. Anche Microsoft probabilmente aprirà una filiale indiana di ricerca con circa 1.000 dipendenti, notevole no ?
A livello europeo fra qualche anno mancheranno circa 500 mila professionisti Hi-Tech, 20 mila dei quali in Italia. La prospettiva è che dovremo importare tecnici indiani visto che il nostro paese non riesce a produrre professionisti IT a sufficienza. Di chiacchieroni ne produce tanti, ma di professionisti molto pochi.
A questo punto se qualcuno è nel settore IT, che si dia da fare, la new economy è passata ma si sta entrando in una nuova fase con un trend sicuramente crescente e il domani ci riserva sicuramente altre positive sorprese. Lavoriamo in modo da avere spazio anche fra qualche anno diversamente dovremo lasciare sul campo le nostre posizioni in favore degli indiani, più bravi.
Le professionalità più richieste saranno quelle che si occuperanno delle nuove tecnologie, cioè VOIP e più in genere trasmissione di audio e video di qualità a distanza. Al lavoro !
sabato, 15 ott 2005 Ore. 12.31