Il Green It, purtroppo, non è una moda ma un'impostazione di vita che ormai deve coinvolgere tutti, utenti consumer, dipendenti e aziende, visto che c'è chi preconizza che a fine 2010 un barile di petrolio potrebbe arrivare a costare tra i 400 e i 600 dollari.
Stando così le cose, visto che in Italia a oggi concretamente pochi dipartimenti It si stanno muovendo con un approccio attento ai consumi energetici e alla sostenibilità ambientale (contrariamente ad altri paesi europei), c'è chi suggerisce che solo costringendo i Cio a pagare la bolletta energetica delle proprie strutture li si mette davanti a una realtà fino a oggi ignorata.
Consapevolezza e conoscenza nel dettaglio del livello di efficienza energetica delle proprie strutture sono le parole d'ordine che possono riassumere il nuovo modo di porsi del responsabile It.
Perché senza consapevolezza del problema non si può poi scegliere le tecnologie più adatte e fare le mosse giuste per ottenere concreti risultati di risparmio ed efficienza, ivi compreso l'avvio di un cambiamento organizzativo e culturale che deve permeare i professionisti dell'It e tutta l'impresa dal primo all'ultimo dipendente.
È quindi importante conoscere e misurare per agire: a questo proposito è auspicabile che in azienda venga anche individuata la figura dell'energy manager, che, con il supporto dell'It, possa monitorare i consumi interni e avviare politiche di risparmi che, dati alla mano, possono anche portare a una riduzione delle attuali spese dell'80/90%.
Il Cio, in conclusione, non può più lavarsi le mani affermando che a lui non compete pagare la bolletta energetica, ma deve cavalcare l'onda del green It come un'opportunità per dimostrasi ancora più proattivo e innovativo.