Cena - Bellagio Hotel
Ristorante Giapponese con giornalisti e 2 di Microsoft di Redmond. A me non piace il pesce, e il menù era fisso. Ho mangiato poco quella sera, anche se ad un certo punto, il giornalista vicino a me dice: “ma non lasciare il tonno, è buonissimo! Mangialo!”… per non fare una brutta figura lo mangio… Meno male che la creme brulè alla fine era ottima. Il tocco giapponese erano i lychees dentro.
Serata interessante: intrattengo i giornalisti spiegando le mirabolanti demo mostrate alla keynotes. Tutti sembravano contenti.
Si va a dormire entro l'una, tutti stanchi morti. Dico a Paola di mandarmi un sms quando si sveglia così mi preparo in tempo: domani primo giorno in fiera.
Giorno 2, mattina
Arriva l’sms, svegliandomi: “Siamo giù a colazione”.
Ok, di nuovo di corsa. Bruciano gli occhi. Santo collirio.
Il buffet della colazione propone cose indicibili, dalla carne arrosto, all'insalata di carciofi. Tutto passando per le torte sugarfree e i famosi pancake americani, scrambled eggs & bacon.
La fame è tanta, e sapendo che sarà una giornata lunga, incomincio con uova, salciccie, prosciutto, formaggio e salame. Tutto contornato da una bella tazzona di broda-caffè e succo d'arancia.
Riesco a bere il broda-caffè, (ovvero il caffè americano) solo se ci metto 4 bustine di zucchero e 5 confezioncine di latte.
È pesante al mattino mangiare 3 salciccie, ma mi faccio coraggio e ordino al mio piloro di lavorare: la giornata si prospetta molto intensa.
Finalmente al CES
So che l'acronimo in italiano fa parecchio ridere, soprattutto quando cerchi di spiegarlo ai tuoi amici che non sanno cos'è (storie tipo: ma devi andare fino a Las Vegas per andare al ces? Ma il tuo di casa non funziona bene?, e cose così).
Però una volta dentro non pensi più a nulla, vuoi solo visitare tutti gli stand e prendere i gadget.
Peccato che anche se ci si divide in gruppetti più piccoli non si riesce mai a vedere ciò che si vuole. E così è capitato… Anche andando in 2 persone non si riesce a girare. Troppi momenti persi ad aspettare gli altri, e troppo tempo perso per riuscire a trovare i luoghi desiderati: “andiamo di qua!, ma no è di la!” (in una fiera così grande è molto facile perdersi, anche con una cartina. Ci vorrebbe un GPS anche per le fiere. Non rubatemi l’idea, è già brevettata.)
Anche il tempo a disposizione era tiranno: siamo stati li poco meno di 2 ore, poi bisognava andare a fare shopping.
Il primo giorno ho visitato principalmente lo stand Microsoft, dove era onnipresente Windows Vista e c’era uno spazietto riservato all’Xbox. La parte Windows Vista era suddivisa in varie categorie (MediaCenter, PhotoGallery, IPTV, ecc…) e poi c’erano altre sezioni dove presentavano oggetti di terze parti che utilizzavano tecnologia Microsoft.
Notevole il MicroFramework .NET che permette di sviluppare in .NET su piccoli dispositivi come orologi, telecomandi, e perfino macchinette del Caffè! La macchinetta del caffè è appunto una delle cose più curiose: permette di vedere le previsioni del tempo stremmate in wireless da un sito internet. Anche la Oregon Scientific www.oregonscientific.com si è messa a programmare i propri dispositivi con il MicroFramework .NET.
Altre cose interessanti erano una cornice immagini che si collega via wireless con il pc e fa streaming delle immagini attraverso la nuova tecnologia di Vista “Windows SideShow”. In più Feed Rss o notifiche di eMail possono comparire in sovraimpressione. Se il computer è spento, le immagini sono immagazzinate in una cache per consentire il proseguimento dello slide show.
Su Xbox c’erano i nuovi giochi come Guitar Hero II, Icon, LostPlanet e CrackDown mentre su PC c’era un rinnovato Halo 2 con una pulizia dell’immagine e una fluidità altissime, e naturalmente Crysis che girava su Windows Vista con una Geforce 8800 GTX. Naturalmente DirectX 10.
Stand Zune. Si c’era anche lui. Dopo essermi fatto spiegare bene tutte le caratteristiche, ho fatto la fatidica domanda al povero operatore: “but… what is the key feature that make me buy Zune instead of an iPod?”. Credo che la risposta sia stata preparata accuratamente, infatti, anche se non me la ricordo, quello stesso giorno ho comprato Zune dal grande negozio di elettronica Fry’s. Credo mi abbiano ipnotizzato .
Caesars Palace
Dopo una faticosa scarpinata su e giù per il LVCC, un bel giretto nel famoso shopping center non me lo toglie nessuno. Cose molto carine, molto americane, e molto Kitsch ma purtroppo non compro nulla, il problema è sempre lo stesso: fare gruppo non funziona se ognuno vuole vedere e comprare cose diverse, specie se il posto è troppo grande. Non volendo fare l'associale, seguo gli altri per tutto il tempo. L'ambiente era tutto particolare:
Mirage Theatre
Microsoft ha pensato anche alla visione di uno dei numerosi spettacoli che ci sono qui a Las Vegas.
Quello proposto era “Beatles Love”, una visualizzazione circense delle più famose musiche dei Beatles. Il palcoscenico era molto tecnologico, dove molte piattaforme si muovevano su e giù facendo apparire e sparire le scenografie in pochissimo tempo. Purtroppo non posso farvi vedere neanche una foto perché era assolutamente vietato utilizzare la macchina fotografica, comunque nel sito ci sono un paio di filmati.
Cena ristorante Top of the World – Stratosphere
Dal ristorante più alto del mondo si vede tutta Las Vegas, è un po' da vertigini, ma nulla in confronto alle giostre che ci sono sul tetto (che non ho fatto perchè mi cagavo sotto).
In questa cena sono stato un po’ assente, causa un po’ il posto più sfigato (capotavola), la stanchezza e i vicini che non conoscevo. Sarò stato almeno 5 minuti di fila a guardare il nulla. Spero che gli altri di Microsoft non abbiano pensato che sia pazzo.
L’indomani Paola purtroppo deve già tornare a Milano, ora la nostra Team Lead è Lorenza. La vorrei ringraziare ancora per quanto si è sbattuta affinché il viaggio fosse stato più bello e interessante possibile.
a presto per la terza e ultima parte.