CONSULENZA IN SISTEMI DI INNOVAZIONE


CONSULENZA AZIENDALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA E TRIVENETO

Friuli Venezia Giulia: incentivi per l'innovazione delle PMI

Friuli Venezia Giulia: incentivi per l'innovazione delle PMI industriali

Il Friuli Venezia Giulia promuove l'innovazione delle imprese industriali. Realizzazione dei progetti di ricerca e sviluppo precompetitivo, brevettazione dei prodotti propri nonchè l'affidamento di commesse di ricerca e di sviluppo precompetitivo sono alcuni degli interventi sostenuti.

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La ricerca e l'innovazione tecnologica sono le leve strategiche su cui punta il Friuli Venezia Giulia per accrescere la competitività del settore industriale.

Per il sostegno degli investimenti in materia, l'Amministrazione regionale si è dotata della Legge Regionale 3 giugno 1978, n. 47, modificata dalla L.R. 10 novembre 2005 n. 26. Ampio il ventaglio degli interventi agevolati attraverso il capo VII. Nello specifico, verranno concessi contributi in conto capitale per:

progetti di ricerca industriale e sviluppo precompettivo;

la predisposizione di studi di fattibilità e di progetti di ricerca da presentare allo Stato o all'Unione europea;

l'affidamento di commesse di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo;

la brevettazione di prodotti propri;

l'acquisizione di marchi o di brevetti o di diritti di utilizzo o licenze o know-how o conoscenze tecniche non brevettate di innovazioni finalizzate al ciclo produttivo o ai prodotti.

Il regolamento concernente le modalità di attuazione degli interventi riferiti all'articolo 21 e relativi all'affidamento di commesse di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo sono state definite con il Decreto del Presidente dalla Regione (DPReg) 20 agosto 2007n. 0260/Pres.

La nuova disciplina, applicabile dal 2 ottobre 2007, presenta delle novità rispetto alla precedente. Le principali riguardano:

l'introduzione di 2 scadenze annuali per la presentazione delle domande (30 settembre e 31 marzo);

l'inclusione tra le iniziative finanziabili (oltre a ricerca industriale e sviluppo sperimentale) dei progetti congiunti di innovazione dei processi e dell'organizzazione;

l'introduzione di modalità di valutazione dei progetti che valorizzano la collaborazione e l'impatto sistemico dei risultati;

il processo di gestione ed acquisizione delle domande che viene integrato sul web, grazie all'attivazione del sistema GOLD.

I beneficiari

I progetti finanziabili ai sensi dell'articolo 21, potranno essere presentati, come indicato dal comma 1 dell'art. 11 e dal comma 1 dell'articolo 31 del DPReg 0260/Pres/2007, dai seguenti soggetti:

le imprese industriali, identificate, secondo la classificazione ATECO 2002, nelle sezioni C, D, E, F e K. Per quest'ultima attività saranno ammessi solo i codici 72.20, 74.20.1 e 74.20.2, limitatamente alle attività di consulenza in campo ingegneristico, tecnico e di gestione di progetti connessi all'ingegneria civile, idraulica e dei trasporti, con l'esclusione delle attività di consulenza in campo architettonico inerenti la progettazione di edifici, la direzione dei lavori di costruzione, la pianificazione urbanistica e l'architettura del paesaggio;

loro consorzi o società consortili, anche cooperative;

associazioni temporanee di imprese industriali (ATI);

centri di ricerca industriale e trasferimento tecnologico con personalità giuridica autonoma

consorzi tra imprese industriali e altri soggetti pubblici o privati, purché la partecipazione finanziaria dei soggetti industriali sia superiore al 50%.

I beneficiari potranno accedere anche ai contributi per la realizzazione di progetti congiunti di innovazione dei processi e dell'organizzazione purché:

se aventi dimensioni di PMI devono collaborare con altre PMI oppure, a condizione di partecipare ad almeno il 30% della spesa, con grandi imprese;

se aventi dimensioni di grande impresa, a condizione di collaborare con PMI che partecipano ad almeno il 30% della spesa.

Per la realizzazione degli interventi di cui all'articolo 22, potranno essere ammesse le PMI industriali, in qualsiasi forma costituite, singole o associate, nonché i consorzi fra PMI industriali ed altri soggetti pubblici e privati, purché la partecipazione finanziaria delle PMI industriali sia superiore al 50% e il consorzio rientri nei parametri dimensionali di PMI.

Gli interventi ammissibili

Attraverso il Capo VII della Legge Regionale 47/1978 verranno promossi interventi di ricerca e innovazione volti a favorire la competitività delle imprese industriali.

In particolare, l'articolo 21 finanzia:

1) i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzati alla messa a punto di nuovi prodotti, processi produttivi o servizi, o al miglioramento significativo di prodotti, processi produttivi o servizi esistenti, eventualmente con impianto o ampliamento di laboratorio funzionale alla realizzazione dei progetti;

2) progetti congiunti di innovazione dei processi e dell'organizzazione, finalizzati all'attuazione di nuovi metodi di produzione, approvvigionamento, trasporto e distribuzione e all'introduzione di mutamenti nella gestione, nell'organizzazione e nell'esecuzione delle attività lavorative;

3) le iniziative relative alla predisposizione di studi di fattibilità e di progetti di ricerca da presentare allo Stato o all'Unione europea per l'ottenimento delle agevolazioni dagli stessi concesse in materia di ricerca e sviluppo su materie di elevato impatto sistemico per le strutture produttive industriali regionali.

Ulteriori agevolazioni sono previste dall'articolo 22. Esso incentiva:

a) l'affidamento di commesse di ricerca applicata o industriale;

b) l'affidamento di commesse per la realizzazione di attività di sviluppo precompetitivo;

c) la brevettazione di prodotti propri;

d) l'acquisizione di marchi o di brevetti o di diritti di utilizzo o licenze o know-how o conoscenze tecniche non brevettate di innovazioni finalizzate al ciclo produttivo o ai prodotti.

L'agevolazione

Alle imprese beneficiarie verranno erogati contributi in conto capitale in misura variabile in funzione dell'intervento considerato.

Per i progetti di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo (precedenti punti 1) e 2)) e per l'affidamento di commesse (lettere a) e b)) l'intensità degli incentivi sarà legata al grado di valutazione del progetto, determinato sulla base di criteri legati ai contenuti e agli obiettivi della ricerca, ai requisiti soggettivi dell'impresa, alle collaborazioni, agli impatti del progetto sul sistema socio-economico regionale.

La valutazione collocherà il progetto in uno dei livelli di valore previsti (alto, medio, basso) a cui sarà associata una specifica intensità di incentivo, stabilita annualmente in base alle risorse disponibili. Tale intensità di incentivo andrà calcolata sulla percentuale di base che potrà raggiungere la misura massima pari al:

50% per la ricerca industriale;

25% per l'attività di sviluppo sperimentale;

15% per i progetti di innovazione di processi e dell'organizzazione.

Saranno riconosciute maggiorazioni:

del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese, sia per i progetti di ricerca, di sviluppo e di innovazione che per le commesse;

del 15% solo per i progetti di ricerca e sviluppo realizzati in collaborazione fra almeno due imprese indipendenti l'una dall'altra (per le grandi imprese l'incremento verrà applicato qualora collaborino con PMI) o fra un'impresa e un ente di ricerca, nell'ipotesi in cui l'ente sosterrà almeno il 10% della spesa ammessa ed avrà il diritto di pubblicare i risultati della propria attività.

L'intensità massima dell'aiuto non potrà in ogni caso superare l'80% per i progetti e le commesse di ricerca, il 60% per i progetti e le commesse di sviluppo, il 35% per i progetti di innovazione. Il sostegno concesso a valere sugli interventi di cui al precedente punto 3) sarà pari al 50% delle spese ammesse per le PMI, ridotto al 40% per le grandi imprese.

Per quanto riguarda le iniziative di cui alle precedenti lettere c) e d), i contributi saranno corrisposti:

per la brevettazione prodotti propri, nella misura massima del 35% della spesa ammessa, o, qualora il prodotto brevettabile costituisca il risultato di un progetto già valutato positivamente nell'ambito della normativa regionale in materia di ricerca, pari all'intensità di base attribuita al progetto. Potrà essere riconosciuta una maggiorazione del 5% per le imprese insediate nelle zone coperte dalla deroga di cui all'art. 87.3.c del Trattato CE;

per l'acquisizione di brevetti, marchi e know-how, fino ad un massimo del 15% per le piccole imprese e del 7,5% per le medie imprese. Tali percentuali saranno maggiorate del 10% per le imprese insediate nelle zone coperte dalla deroga di cui all'art. 87.3.c del Trattato CE.

Le procedure

Le domande dovranno essere presentate:

in riferimento agli interventi di cui ai precedenti punti 1) e 2) e alle precedenti lettere a) e b):

prima dell'avvio dell'iniziativa, entro due scadenze annuali, il 31 marzo e il 30 settembre. Le richieste dovranno essere redatte utilizzando esclusivamente la modulistica ufficiale. Esse dovranno essere compilate tramite il sistema di gestione on line delle domande (GOLD), che prevede l'inserimento a video dei dati, la successiva stampa del modulo compilato, la sottoscrizione da parte dell'impresa e l'inoltro alla Direzione centrale Attività produttive, unitamente agli allegati richiesti;

con riguardo agli interventi di cui al precedente punto 3):

in qualsiasi momento, e comunque prima dell'avvio dell'iniziativa. Tuttavia per l'inoltro delle domande si dovrà attendere l'approvazione dell'apposito modello;

per gli interventi di cui alle precedenti lettere c) e d):

prima dell'avvio dell'iniziativa e utilizzando la specifica modulistica, dal 1°gennaio al 31 luglio di ogni anno.

mercoledì, 11 giu 2008 Ore. 11.45
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