Io sono vero dunque esisto... E' una frase che sento ripetere spesso da curiosi personaggi che popolano il mondo surreale della televisione. Personaggi che appaiono per pochi istanti ma che sembrano tutti spinti dal disperato tentativo di apparire veri, reali... curioso paradosso anche questo... Reali e veri davanti ad una telecamera che gli riprende in ogni istante...

E poi altre frasi che vengono ripetute con insistenza...io sono cosi dunque ogni mio comportamento, ogni mio pensiero a diritto di esistere...

Ma questo sappiamo che non può corrispondere al vero...non è sufficiente produrre delle parole se queste non sono state precedute da un minimo di pensiero e di riflessione.

Altrimenti questo si riduce ad un semplice riflesso, un istinto primordiale che vede sempre più ridurre in tutti noi la capacità di riflettere sul mondo che ci circonda...
Un modo caratterizzato dalla capacità di produrre quantità enormi di informazione (?) senza che ci sia il tempo reale per comprendere a fondo quanto sta accadendo...

Eppure questi curiosi personaggi, sempre attenti a parlare di questioni banali, inutili e tristemente noiose ci mettono di fronte alla nostra realtà quotidiana che in fondo è fatta proprio di questo...ma allora perchè mettere tutto in questo in un programma?
Perchè osservare da casa quanto ci accade tutti i giorni?

Forse è un modo per sottolineare come anche la nostra esistenza potrebbe non essere cosi banale, come forse anche noi un giorno potremmo far parte di questo grande teatro mediatico
non solo come spettatori ma anche come "veri protagonisti".

In fondo che cosa ci separa da loro?