evoluzione
questa mattina parlando con un sistemista discutevamo della evoluzione dei linguaggi di programmazione.
in principio esisteva l'assembler (lo z80!) un linguaggio fortemente orientato alla macchina e dipendente dalla macchina stessa.
in quel periodo esisteva anche il basic ma spesso era condizionato dalla macchina stessa.
poi venne il linguaggio c e il sistema operativo unix e per la prima volta esisteva il concetto di portabilità (da qui il termine fare il porting di una applicazione) cioè lo stesso sistema operativo che funzionava su piattaforme diverse.
arrivò quindi il C++ o C con classi e per la prima volta il linguaggio di programmazione era orientato al problema (da cui il paradigma objet oriented) e era quasi indipendente dalla piattaforma.
infine con xml e i vari framework in futuro il linguaggio sarà totalmente indipendente dalla piattaforma hardware e totalmente orientato al problema.
conclusione:
ma perchè i programmatori odiano l'hardware?
(io odio l'hardware per altri motivi)
martedì, 20 set 2005 Ore. 20.51