Il collasso della rete
Ricordo quando ero bambino quasi 30 anni fà, che leggevo topolino e fra i vari numeri letti una storia mi appassionò particolarmente.
La storia narrava di un certo archimede pitagorico che inventò un computer e che sfruttando una rete elettrica poteva scambiarsi informazioni con altri computer, e poichè era un prodotto utile con prospettive di guadagno immense paperon de paperoni lo brevettò e ci fece un autentico business.
La storia va avanti con la conclusione che tutti gli abitanti di paperopoli avevano un computer che usavano nei modi più disparati, fino al giorno in cui la rete collassò e i computer che fino a quel momento erano sembrati utili, a mano a mano venivono o buttati dalla finestra o accantonati insomma per farla breve, a una rivoluzione elettronica seguì una controrivoluzione elettronica per cui dalla modernità si tornava indietro (tra le lacrime di paperon de paperoni che sfumava il suo business).
Insomma 30 anni fa su una rivista come Topolino veniva raccontata una storia che per certi versi rispecchia l'attuale, infatti è un dato di fatto che dal personal computer visto come un apparecchio isolato ad uso personale si è passati al mobile pc connesso ovunque e sempre .
Ma oltre al pc oggi abbiamo una grande pletora di dispositivi connessi alla rete (smartphone,stampanti,router,telefoni ip, cam, eccetera ) e se questa sarà la tendenza in futuro avremo sempre un numero maggiore di dispositivi connessi ad essa. Fino a quando? si parla spesso del nuovo indirizzamento ipv6 ma l'attuale rete è in grado di sostenere un tale traffico? il problema secondo mè non è tanto nell'indirizzamento ip ( esiste da sempre il mac adress che è univoco per ogni dispositivo) ma quanto dal traffico generato da ogni dispositivo connesso in rete. Avremo il grande crash? Torneremo ai vecchi tempi? Il costo di una rete intelligente sarà sostenibile? Avremo il know How per costruire una rete simile?
giovedì, 15 mag 2008 Ore. 20.12