Ho visionato il filmato dell'esecuzione di Saddam Hussein. Credetemi la neonata "Democrazia Irakena" non ci ha fatto proprio una bella figura. Steccata la prima dunque. Saddam era circondato da agenti dei servizi segreti incappucciati troppo frenetici nei movimenti ( come se volessero sbrigarsi al più presto ) poco solenni per un episodio che immancabilmente resterà nella storia. L'ex Rais invece pur nella ristrettezza della sua posizione ( mani legate dietro la schiena ) manteneva un contegno da uomo fiero. Ho ripensato in questi giorni all'esecuzione di un altro dittatore ed alla sua paura negli occhi ( Ceausescu ) niente di tutto ciò era avvertibile in Saddam. La frenesia dei carcerieri ha consentito all ex dittatore il beau geste ( il bel gesto ) di rifiutare la benda sugli occhi. Quando era ormai col cappio al collo ( il cappio pendente sul lato sinistro del collo, un cappio onestamente esagerato per la funzione che doveva svolgere ) il pubblico presente all'esecuzione ( altra stecca della neonata democrazia irakena ) ha iniziato ad inneggiare a "Mohammed" ( questo si capiva chiaramente ). Qui è successo il capolavoro di Saddam che con la corda al collo, sulla botola, mani legate dietro la schiena, ha sbeffeggiato in maniera ironica il pubblico ( premetto che non conosco la lingia irakena, ma sò riconoscere il tono ironico anche in un fischio ). Poi la botola è andata giù, l'operatore deve essersi emozionato perchè non si è visto granchè oltre, a sprazzi di qualche secondo illuminata dai lampi dei flash, ho potuto constatare la testa di Saddam ad occhi aperti piegata in maniera innaturale ( forse rottura del collo ). Carissimi amici che mi seguite nel blog, io non sono contrario alla pena di morte, però è giunto il momento che questo mondo diventi una società migliore. Ho compreso che si è più civili se lo Stato non scende agli stessi livelli di chi commette delitti. La giusta pena per chi esce fuori dal diritto ma, non più la morte come pena. Saddam mi ha convinto a seguire questa strada.