Caro Ministro dell'interno le scrivo la presente per significarle quanto di seguito. Non utilizzerò giri di parole per esprimere il mio piu' assoluto sdegno per quanto accaduto questa mattina a Brindisi: una tentata strage. Vorrà scusarmi se mi permetto di elencarle alcune cose che, considerato l'Italia il nostro paese natale, non devono assolutissimamente accadere questa volta.
Eh si, caro Ministro, questa volta non possiamo permetterci indagini inadeguate, non possiamo tralasciare nulla al dubbio. Si impegni caro ministro affinchè l'approssimazione non sia figlia di ciò che gli investigatori si appresteranno a fare. Le prime 48 ore dall'evento delittuoso sono le ore fondamentali per raccogliere indizi. Non consenta, ministro, che si perdano minuti preziosi ed a tal proposito mi permetto di darle qualche suggerimento.
1) L'ordigno (di fabbricazione artigianale?, con telecomando?, con timer?, con bombole di Gas?) qualcuno ha provveduto a posizionarlo proprio li, a due passi dall'entrata della scuola. (le immagini televisive sono eloquenti, ma chi conosce Brindisi sa che quello è un luogo perennemente frequentato da passanti, automobilisti, autobus, taxi, motorini, etc.. etc..). Non tralasci, ministro, le immagini delle telecamere appartenenti ad impianti di carburanti, esercizi, uffici pubblici (il tribunale è a due passi da quell'istituto) uffici bancari, e mi permetto di dirlo a ragione poichè tali immagini dopo due giorni, non sono piu' reperibili. Se qualcuno ha piazzato un ordigno costituito da bombole di gas, beh... da qualche parte lo avrà pur trasportato: furgone?, autoveicolo?, motorino?.. qualcuno potrebbe essere passato vicino queste telecamere ed essere stato ripreso chissà... si ecceda in prudenza e si visionino tutte le immagini di tutte le telecamere di sorveglianza, così, giusto per non dare alibi a nessuno, specialmente ai fautori della teoria dello stragismo di stato che anche in questa vicenda potrebbero far capolino. Si interroghino i titolari, camerieri, avventori dei Bar delle immediate vicinanze, aperti dalla mattina presto, infatti a mio parere se qualcuno passa da una strada e vede delle bombole, o addirittura vede qualcuno che abbandona delle bombole, si allerta subito. C'è infatti da chiedersi da quanto tempo stazionavano li le bombole???
2)Analizzi i fatti e gli accadimenti avvenuti in Brindisi negli ultimi tempi, non per ultimo la campagna elettorale. Gli investigatori dovranno spulciare tutti gli eventi anomali o pseudo tali degli ultimi periodi brindisini. Non sapendo se vi siano state tensioni nella campagna elettorale, verifichi come era il clima in città. Non dimentichi, ministro, che a pochi passi da quell'istituto trovasi il Tribunale di Brindisi e che potrebbe essere il vero motivo dell'attentato (magari non messo a segno nelle immediate vicinanze del tribunale per eccesso di sorveglianza????)
3)Controlli i nomi di tutti i frequentanti quell'istituto, per cercare di trovare eventuali collegamenti tipo vendette trasversali od altro. E' questo il controllo di norma che si dovrebbe effettuare per eliminare tutti i dubbi ( e questa volta non ci dovranno essere dubbi, non concorda con me ministro???)
4)Ponga particolare attenzione alla provenienza delle giovani vittime: Mesagne, non tralasci nulla nemmeno in questo caso. Mesagne, infatti è notoria per aver dato i natali alla S.C.U. (sacra corona unita) e questo orrendo atto potrebbe anche essere opera di malavitosi locali.
5)Valuti attentamente l'ipotesi di terrorismo (rosso, nero, anarchico, di stato etc.. etc..), anche se non vi sono state ne rivendicazioni, ne motivazioni logiche riconducibili a tale fattore. Di norma i terroristi seminano il terrore per creare panico nella popolazione e ottenere i loro scopi che di norma sono palesati. Il problema in questo caso è che senza rivendicazione si brancola nel buio. Valuti altresì l'ipotesi di terrorismo medio orientale (tanto per citarne uno).
6)Valuti l'ipotesi del gesto sconsiderato di qualche mente folle, Che di questi tempi, con le temperature in aumento, proliferano.
7)Si concentri sull'ordigno e su chi potrebbe averlo ideato e costruito (sembra tutta roba tirata fuori dalla serie televisiva Mc Gyver), su come avrebbe potuto essere innescato (telecomando, timer, cellulare, miccia etc..etc..) e se l'esplosione è stata casuale o premeditata.
Certo di averle fatto cosa gradita rammentarle alcune regole basilari di una seria investigazione, le raccomando di fare una scelta giusta sul chi affidare le indagini, sarebbe un peccato che l'ennesima vittima femminile della follia umana rimanesse impunita.
Distinti saluti Geom. Giuseppe Altavilla
P.S. se da qualche parte iniziano ad invocare segreti di stato od altro ad intralcio delle indagini ci avverta: questa volta non ci faremo fregare