Ormai dopo un paio di giorni di lavoro ho deciso di mettere un po' a posto le foto delle mie vacanze romane
La città, in cui sono tornato dopo ormai 15 anni, mi ha un pochino deluso.. purtroppo ho troppi bei ricordi coi nonni, con i cugini, con la storia, così grande rispetto a me che non avevo ancora in terza superiore..
La storia sì, si sente, si vede, si tocca con mano. Ma quello che ho trovato è tutto quanto ignoravo da piccino.. Commercialissima, e nemmeno troppo pulita, nonostante i beni culturali di questa grande città siano immensamente importanti. Non so, sono tornato con un po' di amarezza.. Diciamo che me la ricordavo più "solenne" ed "imperiosa" mentre l'ho ritrovata estremamente superficiale.
Menomale che una giornata l'ho dedicata a quello che ricordo con la lacrimuccia. I burattini sul Gianicolo, Via dei Banchi Vecchi 135 (casa in cui abitavo coi nonni), i caricaturisti di piazza navona, i maritozzi con la panna montata e il grandissimo Campo dei Fiori.. Ogni mattina, si partiva da casa, si andava alla "Bella Napoli" (che ora non c'è più
) su Corso Vittorio per un bel pasticcino ipercalorico per poi passare proprio a Campo dei Fiori. Pausa obbligata a chiacchierare coi fruttivendoli, altro cappuccino prima di Via dei Giubbonari e poi il tediosissimo shopping di mia madre, con tanto di incrocio di sguardi tra me e mio padre (che voglia di tornare a casa o di andare su qualche cima storica o in quale giardino, vedi Mole Adriana). Largo Argentina, alla fine della via dello shopping era la rinascita, che sala giochi povera e triste.. ma era proprio l'ancora di salvataggio per me, che ancora non pensavo ad altro che giocare. Da lì, tutto Corso Vittorio ancora per tornare a casa, un passaggio dai bar di amici di mio nonno, e via a casa, dove le donne di casa avevano preparato un pranzo "leggero" a base di carbonara e saltimbocca
Quella era la mia Roma. Quella semplice con gente cortese e simpatica, pure spaccona e arrogante.. ma semplice. Ora quella gente è nascosta. Sempre più pieno di stranieri.. Non che io abbia qualcosa contro eh, sia chiaro.. Ma mi manca quella vicinanza che sentivo prima nei confronti della metropoli, che così metropoli all'epoca non mi sembrava..
Sarà l'età, ma ero triste al ritorno e non perchè le ferie erano finite. Ma perchè non ho trovato nulla di tutto ciò.
Ci sono però due punti di luce
- il mio carissimo amico Momisch, il quale, veramente cortesissimo e simpatico in ogni momento insieme alla moglie e alle sue figlie, ha fatto di tutto per far stare noi due piccioncini a nostro agio. Ci ha offerto addirittura un bel BBQ, tutti in compagnia, anche con vecchi amici che non vedevo da tempo. Infatti grazie a lui ho potuto salutare ancora Ale e Barbara, ormai dopo due anni che non avevo loro notizie. Ottimo il suo bed and breakfast, ve lo consiglio, se cercate presso tiburtina (ma anche per Roma va benissimo, vista la comodità delle fermate che passano di lì sia di bus che di metro) scrivetemi che vi mando in un posto accogliente, veramente ben tenuto e soprattutto affidabile (momento pubblicità).
- il mio cugino/zio Paolo, con sua moglie e i suoi figli, che non vedevo da quando fui un metro di altezza
. Che piacere rivederli, grazie a lui il ricordo del Gianicolo e della famiglia è stato rievocato con tanto di commozione.
Insomma, se non fosse stato per la persona che ho accanto e per i miei amici/parenti, il resto mi ha reso triste. Mi manca quello che avevo che non credo tornerà più, ma è così sempre. Le cose cambiano. Chi resta? Le persone, ed un grazie va proprio a loro per tutto quello che hanno fatto per me questa vacanza!
Stay tuned!