«Duecento persone per otto Logge». Tanti sono i massoni nella provincia di Treviso, principalmente medici e avvocati, anche se non mancano impiegati e operai. «Ma solo due persone hanno reso nota, in questi ultimi anni, la loro appartenenza alla Massoneria. Gli altri vivono in modo anonimo la militanza». Lo dice Carlo Silvano, sociologo, che terrà oggi alle 15 una lezione all’Università degli Adulti di Caerano - sala grande del Centro ricreativo culturale di Via Fra’ Giocondo - su «La Massoneria ieri e oggi, con particolare riferimento alla realtà trevigiana». E’ una curiosità intellettuale quella di Silvano che, da cattolico, si interroga sulla compatibilità degli ideali e obiettivi delle società segrete con la propria religione. Ma è anche un interesse pubblico diffuso, alimentato dei fatti di cronaca, come la P2 degli anni ’80 o la più recente P3. Il sociologo ha scritto un libro nel 2008: «Quale Primavera per i Figli della Vedova? Treviso vista e vissuta dai massoni di una loggia del Grande Oriente d’Italia» (Ed. Ogm). (Lieta Zanatta) Lla Tribuna di Treviso — 30 settembre 2010   pagina 51   sezione: GIORNO/NOTTE]