Da qualche giorno è iniziata a circolare la voce che Windows 7 (conosciuto ai più come Vienna), uscirà nel 2010. Sicuramente il fatto di annunciare un sistema operativo con ben 3 anni di anticipo può suonare molto strano, soprattutto se si pensa che Windows Vista non ha ancora fatto breccia come si pensava. Allora la domanda che ci si pone è: perchè è stata fatta questa rivelazione? Cerchiamo di analizzare una serie di punti chiave di questo discorso.
Durante il Microsoft’s Global Exchange (MGX), tenuto ad Orlando, Microsoft ha rilasciato questa ipotetica roadmap dei suoi prodotti:
2007 - Windows Vista Service Pack 1
2008 – Windows Server 2008
2008 – Windows XP Service Pack 3
2008 - Windows Small Business Server 2008 "Cougar”
2008 - Windows Midmarket Server "Centro"
2008 - Windows "Fiji" (la nuova versione di Media Center)
2009 – Windows Server 2008 Service Pack 1
2009 – Windows Server 2008 R2
2010 - Windows 7 “Vienna”
2011 – Next Release of Windows Server
Come si può capire, i tecnici di Redmond stanno lavorando senza sosta per creare un prodotto sempre più innovativo e funzionale. Eppure molta gente ha storto il naso quando ha visto i piani di Microsoft, che comunque vanno sempre presi con le pinze.
La panoramica Client vive principalmente sul miglioramento di Vista e sulla consolidazione definitiva, fino ai limiti di configurazione, di Windows XP. Per la parte Server, grande aspettative ci sono su Windows Server 2008 e su quelli che saranno i suoi derivati (SBS e Centro); sicuramente WS2008 avrà meno problemi di Vista, trattandosi sì dello stesso Core, ma avendo 1 anno in più di sviluppo al suo attivo.
Il Flop di Vista e le Vendite Positive
Malgrado Windows Vista non sia un prodotto da ufficio, non ancora, le vendite del prodotto sono sicuramente sopra le aspettative. La causa di questo risultato è sicuramente da attribuire al fatto che Microsoft ha deciso di togliere XP ai suoi partner OEM, in favore di Vista, e che il giocattolo è stato ben confezionato e per la vendita al pubblico.
Numerose critiche sono state fatte a Microsoft, per via della sua politica “forzista” nei confronti di un prodotto che aveva raggiunto una maturità incredibile e che con l’unione di IE7 era diventato ancora più sicuro. A queste critiche, bisogna aggiungere quelle legate al fatto che Vista avrebbe dovuto rilanciare il mercato informatico in modo incredibile, attraverso il concetto: “Voglio Windows Vista, compro un computer nuovo”.
Beh certo....questa cosa è successa solo a metà, visto che la gente compra il computer nuovo perchè vogliono cambiarlo o perchè si è rotto, poi se ci trovano Vista è un di più. Ma nei discorsi iniziali, doveva essere il sistema operativo di Microsoft, la causa reale dell’acquisto del pc nuovo.....è come comprare una macchina nuova solo perchè ha quei cerchi in lega e quelle gomme, insomma la macchina è solo una cosa in più, il reale motivo di acquisto sono i cerchi e le gomme.
La cattiva notizia è che Microsoft avrebbe potuto fare molto di più, se non ci fossero stati alcuni problemi che hanno reso Vista inutilizzabile; basta prendere come argomento la pessima gestione della rete, dalla struttura rete ai file di rete, oppure ai tempi elevati per accendere e spegnere il computer. Queste cose portano sfiducia e tentennamenti da parte degli utenti, o per meglio dire dei Sistemisti, che intendono fare un upgrade da Windows XP. Un altro esempio è quello legato all’esecuzione di script, tramite GPO, per mappare delle unità di rete: in Windows Vista deve essere eseguito un pre-script, realizzato da Microsoft, e tra le altre cose incompleto, che permette di eseguire la mappatura di rete (questo problema nasce dall’UAC).
Alla luce di questi problemi, non dimentichiamo la compatibilità con i vecchi software, le aziende hanno dovuto scegliere se azzardare con Vista o rimanere su XP e seguire gli sviluppi. Intel è stata la prima ad ammettere che non avrebbe fatto nessun tipo di upgrade, prima di aver visto la Service Pack 1 di Windows Vista.
Il mercato consumer è sicuramente più facile da gestire, visto che malgrado tutto l’utente di casa se compra il pc nuovo, prende quello più indicato al suo uso con la versione di Windows Vista che trova. E poi molti dei prodotti creati per XP sono compatibili anche per Vista. Insomma è ovvio che il mercato consumer sia più "potente" di quello business e che riesca a trainare le vendite di un prodotto anche da solo.
La Service Pack 1 di Vista
Windows Vista aumenterà la sua stabilità, e le sue funzionalità, con l’arrivo della SP1, prevista per la fine del 2007. La sua uscita è dettata in primo luogo, proprio dal fatto che bisogna conquistare quella fetta di mercato Enterprise che attualmente è fedele ad XP. Com’è possibile fare una cosa del genere? Semplice....Windows Server 2008 è la risposta a questa domanda.
Windows Server 2008 è una versione totalmente diversa dal suo predecessore e promette di migliorare, e probabilmente ci riuscirà, l’ambiente server delle aziende. Ma che rapporto c’è con la SP1 di Vista? L’uso in maniera ottimale e corretto di WS2008 richiede che i client abbiano Windows Vista....che a sua volta, con la SP1, diventerà totalmente compatibile con la piattaforma server.
Ecco perchè questa Service Pack è così importante, non tanto per i bug da coprire, ad oggi non esiste ancora un vero buco di sicurezza o di stabilità, ma quanto per avere il pieno supporto in quei punti dove le aziende lavorano maggiormente (l’uso della rete).
Windows Seven
La settima major release di Microsoft, sarà, forse, la consacrazione di Windows nell’ambito dei sistemi operativi. Vista ha insegnato tante cose e il suo successore apprenderà, o magari no, come e dove migliorare. Ovviamente è troppo presto per sapere cosa ci sarà in Vienna, troppo presto per noi, ma qualcosa più o meno conosce. Tra queste cose ci sono:
- Sistema Operativo basato su moduli
- Un nuovo Framework
- Interfaccia grafica di nuova concezione
- Nuovo concetto di desktop (magari abbinato a Surface?)
- Menù tramite ribbon bar (stile Office 2007)
- Nuovo file system (WinFS review)
- Supporto per le versioni a 32 e 64 bit
La cattiva notizia è che non ci è dato sapere se e come verranno applicate, se non aspettando le prime version Alpha e Beta. Quello che non capisco è il dare il supporto alle versioni a 32bit; tra 3 anni il mercato sarà stato completamente rinnovato e teoricamente non ci dovrebbero più essere pc a 32bit. Soprattutto se per i pc attuali ci sono problemi a far girare Windows Vista, quante probabilità ci sono che possa girare Windows Seven? Se pensiamo che la R2 di Windows Server 2008 sarà l’ultima versione venduta in doppia configurazione, questo fa pensare che forse anche Windows 7 prenderà la stessa strada.
Il futuro...
Sicuramente c’è tanto da aspettarsi nei prossimi anni. L’uso di nuove tecnologie apre la strada all’implementazioni di essere su sistemi operativi e sugli strumenti che utilizziamo tutti i giorni. Il rischio che personalmente Microsoft corre è che sta mettendo sul fuoco troppa carne, pensando di coprire il più ampio mercato possibile, rischiando che alcuni di questi prodotti non abbiano un risultato aspettato....senza contare il fatto che ci sono molti altri prodotti non menzionati che hanno il loro corso di sviluppo (Exchange Server, SQL Server, Office, Live) e quindi l’impiego di risorse è notevole ed a volte limitato, visto il numero immane di progetti aperti. Le uniche cose che possiamo fare sono quelle di apprendere nuove informazioni e valutarle nel tempo....di più per ora non ci è dato fare.
E secondo voi?.....cosa dobbiamo aspettarci dalle prossime versioni di Windows?
Ciao ciao
S