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Wole Soynka "Clima di paura"

WOLE SoyinkaCLIMA DI PAURATorino, CODICE EDIZIONI, 2005, 120 p.Nel 1989 un DC 10 della compagnia UTA esplode sui cieli del Niger causando la morte di 170 persone. Comincia da qui, da questo attacco terroristico di poco precedente il disastro di Lockerbie, il nuovo clima di terrore che stringe in un unica, inesorabile morsa, l'intera umanità. Questa è la teoria elaborata da Wole Soyinka: una geografia di inquietudini senza più frontiere, dal Niger, a New York, a Madrid. Il volto della paura è mut 
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domenica, 21 mag 2006 Ore. 20.25

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Autore: ALESSIA CECCARELLI BIBL. GIANNI RODARIInviato il: 13 lug 2006 - 15.11
Come si può applicare un'ideologia marxista in Africa? O più semplicemente come si può applicare un'idea europeista o solo occidentale o ancor meglio...cosa c'entra la razza bianca con l'immenso patrimonio di risorse che è l'Africa?
Questi potrebbero essere gli interrogativi di fondo di Soynka che da illustre Nobel e prolifico drammaturgo svolge una serie di amare considerazioni su come la sua terra chiamata Africa sia profondamente mutata a seguito dell'imbarbarimento subito dai coloni occidentali.
Il clima di paura è quello esercitato dai governi di tutto il mondo, dai capi locali corrotti dalla "Scimmia bianca", capi che per nulla preoccupati di salvaguardare le tradizioni e la cultura locale, si assoggettano al facile guadagno e allo sterminio degli stessi fratelli.
"La proprietà è un furto" dice Marx, ma in Africa cos'è la proprietà? Concetti di "giustizia rivoluzionaria" o "proprietà intellettuale" sono così lontani dalla natura fiera e selvaggia che si respira nella savana o nei villaggi di fango dove, si parte per affrontare i leoni e non si sa se si farà ritorno.
Oggi in Africa esistono i semi-stati e Soynka si domanda cosa rappresentino, dato che esercitando forti repressioni sull'umana natura, non favoriscono nè la proliferazione, nè la salvaguardia dei più elementari diritti: uno su tutti, la libertà di parola.
In conclusione l'autore di fronte a quell'evento che l 11 settembre a New York sconvolse il mondo, dice:"In Africa per quanto grave e delittuoso sia il terrorismo e le violenze, nessuno ha interesse che il mondo lo sappia.. e si fermi a riflettere".
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