Redmond (USA) - Microsoft ricorrerà ai fumetti per fronteggiare il fenomeno della pirateria. Le cosiddette strisce sono un genere di comics molto seguito negli USA e possono rivelarsi terreno fertile di sensibilizzazione.
"Genuine Fact Files" è partita ieri sulle pagine web del sito statunitense dell'azienda, con un banner nero che invita al click "per comprendere i rischi della contraffazione". Un breve filmato in streaming catapulta così in una comic strip dalle tinte bianco e nero di buona fattura. Il plot di questa versione, come nelle intenzioni di Microsoft, è incentrato sul rapporto con il software illegale. Il protagonista viene tentato da un collega a seguire la via più semplice per aggiornare il proprio software: scaricare da un sito "sicuro" una copia pirata. L'epilogo è fra i più scontati, ma la qualità complessiva della striscia dimostra l'impegno profuso da Microsoft nel cercare strade alternative per sostenere la causa.
"Vogliamo fornire ai clienti tutte le informazioni di cui hanno bisogno per favorirli nelle scelte per i loro business", ha dichiarato Cori Hartje, direttore della Genuine Software Iniziative di Microsoft.
Genuine Fact Files è al via negli Stati Uniti, dopo un test che ha coinvolto a dicembre Italia, Francia, Regno Unito, Indonesia, Brasile, Australia ed Emirati Arabi Uniti. Nei prossimi mesi si assisterà alla moltiplicazione delle strisce e ad una maggiore diffusione grazie anche al coinvolgimento di numerose aziende partner. L'audience dovrà essere la più ampia possibile, perché secondo Microsoft l'educazione è una delle strade da battere per spiegare a fondo il valore della proprietà intellettuale e della practice licenziataria.
Business Software Alliance ha rilevato, recentemente, che più di un terzo di tutti i software Microsoft istallati nel 2005 si è dimostrato piratato o senza licenza. "Facendo i conti, con un'azienda delle dimensioni di Microsoft, si tratta di una gran quantità di denaro perso. Stiamo semplicemente cercando di proteggere la proprietà intellettuale dell'azienda e gli interessi degli azionisti", ha sottolineato Hartje. "La guerra anti-pirateria è ormai uno sforzo multi-milionario. Però siamo solo al primo round e non possiamo ancora dire quale sarà il suo impatto a lungo termine".
FONTE: PUNTO INFORMATICO