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Dyson Hot, il termoventilatore spaziale

Ora che siamo agli inizi della stagione fredda, un pensiero per l’acquisto di un termoventilatore – se non lo si possiede già – è quasi d’obbligo.
Di termoventilatori, o stufette elettriche, è pieno il mercato, ma questo che ho potuto provare per un mese si discosta completamente dalla concorrenza. Sarebbe come confrontare una Panda con una Maserati.
È questo qua sotto, della Dyson, quella che produce quegli aspirapolveri che sembrano delle astronavi.

Si chiama Dyson Hot, ed è un prodotto che non mancherà di suscitare curiosità ed interesse in chi ce lo vede in casa.
Innanzitutto non è solo “termo”, ma funziona anche come ventilatore normale, avendo l’accortezza di mantenere bassa la temperatura di uscita dell’aria.
L’aspetto incredibile di questo termoventilatore – che mi ha sorpreso molto la prima volta che l’ho visto ed utilizzato – è che non ha né ventole né resistenza elettrica.

Questa immagine qua sotto riassume le specifiche di funzionamento.

Ebbene sì: l’aria viene riscaldata ed accelerata da meccanismi magnetici attraverso quella sorta di anello di cui è composto. Non c’è puzza di bruciato, come qualche volta accade nei classici termoventilatori a resistenza, e non ci sono parti in movimento, se si esclude il lieve movimento di rotazione su cui è facoltativamente possibile impostare il dispositivo durante il suo funzionamento.

Chi lo vede per la prima volta immaginerebbe lo scopo per cui è stato creato?

È davvero sorprendente sentire l’aria calda che esce da un lato dell’anello e non sentire nulla che entra nell’altro.
Lo si può inclinare anche verso l’alto, in modo da dirigere il flusso d’aria verso il soffitto.

Il montaggio è immediato. Basta inserire la torre (il termoventilatore vero e proprio) dentro la corona che fa da piedistallo, farlo girare fino a sentire un clic, e via, è pronto per l’accensione.
Da tenere a mente che a pieno regime, sia come temperatura che come portata dell’aria, il consumo si attesta sui 2000 watt, quindi meglio non mettere in funzione altri elettrodomestici affamati di potenza (lavatrice, ferro da stiro, ecc.).
Il manuale di istruzioni è in realtà un unico grande foglio (spesso) a colori, estremamente curato e ben fatto (tra le lingue è compreso l’italiano).

Sulla base della torretta c’è il visore digitale che mostra il livello di temperatura impostato e la velocità di rotazione.
La temperatura è regolabile fino a 37 °C, ed anche il getto d’aria può essere regolato su più livelli di potenza.
Il tutto tramite non solo i pulsanti a sfioramento presenti sulla base, ma anche (molto più comodo) tramite un pratico telecomando magnetico (lo si può fissare sulla testa della torretta, così non si corre il rischio di perderlo).

Qua sotto le funzioni dei tasti, tra l’altro con un ottimo feedback di funzionamento.

Questo telecomando è sufficientemente potente da funzionare anche da una distanza di diversi metri, e alla fine si utilizzerà sempre questo per l’utilizzo quotidiano del termoventilatore.

Una grande comodità, che lo differenzia da altri termoventilatori in commercio, è che si regola automaticamente una volta raggiunta la temperatura impostata. Abbassa la velocità di uscita dell’aria ed anche la sua temperatura.
In tal modo diventa una specie di stufetta programmabile.

E poi, se si hanno bambini (o animali) in casa, è molto sicuro. Non avendo ventole né elementi incandescenti, è a tutti gli effetti a prova di infortunio domestico.
La costruzione è impeccabile, e si nota subito l’estrema cura realizzativa in ogni dettaglio.
Il funzionamento è abbastanza silenzioso. Certo, se lo si usa in camera da letto durante la note, si sente abbastanza, e potrebbe dare fastidio al sonno. Occhio che la torretta non dispone di faro per farsi vedere al buio, e si corre il rischio di inciamparci se ci si muove nella stanza senza accendere le luci.

Io lo sto usando nella casa in montagna sul lago di Endine, e ne sono soddisfatto.
Bisogna solo tenere a mente un paio di accortezze.
Non rimpiazza un impianto di riscaldamento centralizzato, ovvero va bene per riscaldare una stanza o poco più. Io lo uso per il bagno, quando devo fare la doccia, e in questo caso assolve bene la sua funzione.

Il cavo di alimentazione non è lunghissimo, e a meno di avere un presa in posizione pavimento, si avrà bisogno di una prolunga (con adattatore, dato che la presa è di tipo tedesco).
Preoccupa un po’ la possibile resistenza agli urti dell’anello. Considerando il prezzo, ho evitato di fare un crash test per togliermi questa curiosità…

Per avere questo apparecchio futuristico, qualche soldo bisogna sborsarlo.
Il prezzo di listino non è alla portata di tutti. Si parla di 399 euro, ma non è difficile trovarlo in qualche centro commerciale offerto con un congruo sconto.

È un prodotto particolare, innovativo e dal design unico, una sorta di Apple delle stufette elettriche.
E come tutti i prodotti della Mela, il prezzo è giustificato dall’unicità del prodotto.

E poi, sono impagabili le facce di amici e parenti quanto vedono una stufa elettrica come questa. L’effetto di sorpresa è assicurato!

Per le prossime feste natalizie, un regalo che davvero non passerà inosservato, sia da fare che da farsi.

Categoria: Elettrodomestici
giovedì, 03 nov 2011 Ore. 10.59
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