Inizio con questo numero di fine anno, compatibilmente con i numeri che riuscirò a ricevere, una serie di segnalazioni sulla rivista bimestrale Code Magazine, a mio modo di vedere la migliore rivista sulla programmazione in ambito .NET attualmente in circolazione.
È una rivista bimestrale che, a differenza di altre riviste simili (Visual Studio Magazine, ad esempio), è rivolta ad una più grande fetta di lettori, dato che contiene articoli anche adatti a lettori (semi) principianti.
Il numero di pagine è leggermente superiore a V.S. Magazine: per questo numero di fine 2011 siamo a 74 pagine, e gli articoli che tratta spaziano dallo sviluppo web ai database, come si può osservare da questa immagine che riporta il sommario di questo numero.
Quello che mi piace di questa rivista è che, oltre a contenere solo e soltanto argomenti attinenti al mondo Microsoft, è impaginata in maniera impeccabile: articoli sempre ben fatti, ricchi di informazioni, codice indentato in maniera perfetta, sapiente uso del colore e delle immagini, news e curiosità a raffica.
Inoltre c’è poca pubblicità, solo lo stretto indispensabile (credo) per la sua sopravvivenza.
Le pagine sono larghe, e questo aiuta per i listati di codice, con carta abbastanza sottile ma robusta, tipica delle riviste americane.
In quest’altra immagine si può notare la perfetta integrazione di immagini, grafici, tabelle, codice e testo in un unico articolo.
Certo, necessita una buona conoscenza dell’inglese per capire gli articoli al 100%, ma direi che si trovano meno frequentemente parole di difficile comprensione (per i non madrelingua) rispetto ad altre riviste analoghe.
L’editoriale è di Rod Paddock, ed in genere non supera la pagina singola.
In questo numero parla della scomparsa e del genio di Steve Jobs.
Gli articoli in genere non sono tantissimi, ma spesso sono davvero molto corposi.
Per fare un esempio, in questo numero c’è un articolo sul Azure Service Bus, ed è lungo ben 20 pagine fitte fitte, davvero un libro sull’argomento.
Una particolarità che apprezzo molto è che quasi tutti gli articoli sono accompagnati da numerose note a margine, link per approfondimenti, curiosità e persino degli shortcut da tastiera nel caso si faccia grande uso di Visual Studio.
Di ogni autore, poi, viene riportata la biografia completa, compresi link per eventuali blog o siti vari dove l’autore opera.
Altri argomenti poi di questo numero sono lo sviluppo di applicazioni in stile “Metro” per Windows 8 utilizzando HTML e Javascript, e un bell’articolo di trucchi su possibili utilizzi del T-SQL.
L’articolo più base di tutti sono invece le 2 pagine scritte di Zain Naboulsi (l’autore, insieme a Sara Ford, dell’ultimo libro Microsoft Press su Visual Studio) dedicate alla nuova (anzi, ormai nemmeno più tanto nuova) interfaccia per la creazione di un nuovo progetto con Visual Studio 2010.
Code Magazine organizza anche dei veri e propri corsi in aula, purtroppo però solo presso la sua sede di Houston.
Volendo si può sempre acquistare il corso in formato video, e goderselo a casa con calma.
Gli argomenti sono prettamente legati allo sviluppo .NET.
C’è poco riguardo a SQL Server, ma per argomenti attinenti ai database ci si può rivolgere al sito gemellato
www.TrainingSpot.com
Il costo dell’abbonamento cartaceo per residenti fuori dagli USA (la rivista è stampata in Texas) è di circa 45 dollari, ma una buona parte dei suoi contenuti viene resa disponibile gratuitamente sul sito di Code-Magazine.com.
Attualmente c’è anche un’offerta che permette di abbonarsi per 3 anni al prezzo di 2.
Insomma, per chi sviluppa in ambito .NET questa rivista è una vera miniera di informazioni, racchiuse in un formato molto leggibile e comodo.
Il fatto poi che venga pubblicata con una cadenza bimestrale (e quindi non troppo ravvicinata) permette di “digerire” per bene gli argomenti prima che vengano rimpiazzati da quelli nuovi.
Nei mesi prossimi, consegne permettendo, tornerò ad occuparmi di essa.