Patrizia Valduga
Patrizia Valduga è nata a Castelfranco Veneto nel 1953, ma da diversi anni vive a Milano. La sua prima pubblicazione risale al 1982, quando la Casa Editrice Guanda ha dato alle stampe Medicamenta. I suoi altri libri di poesia sono: La Tentazione (Crocetti, 1985), Medicamenta e altri Medicamenta (Einaudi, 1989), Donna di dolori (Mondadori, 1991), Corsia degli incurabili (Einaudi, 1996), Cento quartine e altre storie d'amore (Einaudi, 1997), Prima antologia (Einaudi, 1998), Quartine, seconda centuria (Einaudi, 2001). Ha inoltre tradotto John Donne, Moliere, Crébillon (fils), Mallarmé, Valéry, Kantor e più recentemente per la collana einaudiana "Scrittori tradotti da scrittori", il Riccardo III di Shakespeare.
da Corsia degli incurabili
Ahi! serva Italia ancora coi fascisti,
e con quell'imbroglione da operetta,
ladruncolo lacchè di tangentisti!
Le tivù ci hanno fatto l'incantesimo…
Se non scarica il cielo una saetta,
tutti servi del secolo ventesimo!
Classifiche, sondaggi, lotterie…
siamo solo strumenti di collaudo
per i bordelli… o per le osterie…
Che cosa non si deve sopportare!
Se penso che c'è ancora Pippo Baudo
che son trent'anni che mi fa cagare…
Trent'anni? ma saranno anche quaranta…
E lo paghiamo noi… ha certi prezzi…
lui munge le sue vacche lì… e ci canta
le canzonette… fa i pettegolezzi…
Se mai esco di qui mi fanno a pezzi!
Non sentite il lamento della terra?
come un gigante gemito che sale…
Sono tre secoli che le fa la guerra
con fumi, tossici, pegola, pece,
con mercato di merce funerale,
la nostra bella e riverita specie.
Ci vorrebbe ora una rivoluzione,
ma non ci sono fedi né ideali:
tutti hanno torto e tutti hanno ragione.
Sacra natura, nella tua dolcezza,
ancora mandi agli occhi dei mortali
uno squillo di eterna giovinezza?
una luce misura di umiltà?
Forse anche noi, soldati del dolore,
si darà ascolto nella tua pietà?
ogni giorno che passa dà dolore…
Ogni giorno che passa uno che muore…