Padre Albert Espinal
Ciriaco viene da un'isola lontana 8.000 chilometri:
Santo Domingo. Dieci ore di volo per onorare con la sua presenza il martire Ciriaco, di cui porta fiero il cognome. Grazie alla lingua spagnola, ha seguito e pregato coi
siamaggioresi, condividendo con loro il canto e la preghiera. "
Questi giorni
- ha affermato padre Albert -
sono stati un'esperienza che mi hanno arricchito e aiutato a capire la bellezza di quest'isola di Sardegna e la profonda fede e ospitalità della sua
gente. E' qualcosa che mi porterò dentro anche quando ritornerò a Santo
Domingo". Martedì 8 agosto presiederà l'eucarestia alle 10.30 e terrà l'omelia per i siamaggioresi, che celebrano il martire Ciriaco, così come anche tanti altri centri della diocesi in questi mesi estivi onorano i loro santi e sante. La festa è stata preceduta, come è tradizione, dai nove giorni della novena, recitata e cantata in sardo. I testi sono stati raccolti in un opuscolo, edito nel 2004, frutto del lavoro del gruppo giovani. Un'opera che custodisce la fede dei padri, una sorta di tuffo nella lingua e nell'anima di quanti hanno reso lode a Dio facendo memoria del martire Ciriaco.