Marina di Magomadas. Don Gianfranco ha "pilotato" la serata aiutando i giovani a volare alto

Santa Maria del Mare-Marina di Magomadas, sabato 19 agosto ore 22-24.

L'anfiteatro ha accolto un migliaio di persone per la Festa interparrocchiale, organizzata dalle comunità di Flussio e Magomadas, nella rinomata borgata marina. Sul palco, don Gianfranco, parroco di Bolotana ancora per pochi giorni, dato in partenza per un incarico di grande responsabilità nella chiesa sarda. Il Dongi, come viene chiamato affettuosamente dai suoi giovani, più che animato, ha "pilotato" alla grande la serata di preghiera e musica, aiutando a volare alto quanti hanno detto di sì all'invito offerto dal neo-parroco, don Michele Fiorentino. Lo slogan della serata, "E' lui che cerchiamo... Hai un momento, Dio", ha conquistato i presenti, provenienti dai diversi paesi limitrofi e i non pochi turisti in vacanza. Due ore ininterrotte di musica, durante le quali i giovani e le famiglie hanno condiviso momenti di riflessione, con testi tratti dalla XV Giornata mondiale della Gioventù; altri di preghiera corale, anche per chi "non sa pregare" o per avere la forza di donarsi, "anche se questo fa male" e, proprio per questo, recitava il testo, "dammi la forza".Il tutto intermezzato da canzoni a tema con i grandi della musica italiana: da Vasco a Ligabue, passando per Eros, Nek e Povia. Alla fine della serata, don Gianfranco, dal palco, dove ha gestito con disinvolture e da solista i vari interventi, si è detto "senza parole", per la risposta entusiasta della gente e soprattutto dei tanti giovani. "Questa vostra presenza qui a Santa Maria di Magomadas, stasera, - ha detto - significa che la Chiesa ha ancora un messaggio da offrire e allo stesso tempo voi giovani siete la prova che sapete ascoltare ed accogliere una proposta esigente e forte come quella cristiana". E, continuando, si è pure chiesto, consapevole di dover ormai lasciare a breve la sua amata Bolotana, rivolgendosi ai giovani e ai suoi parrocchiani: "A che cosa sarà servito tutto quello che abbiamo fatto in questi anni?" La risposta l'ha cercata e trovata ancora una volta nel testo di un grande della musica: alla fine quel che conta è l'essersi incontrati, conosciuti e soprattutto amati. E' solo l'amore che da senso alla vita di ogni uomo e donna. Tra i convenuti, anche don Fancello, che ha celebrato in questi giorni i suoi 40 sacerdozio e svolge il suo servizio nella parrocchia di Tresnuraghes e nel campo dei mass media, essendo il direttore e il fondatore di Radio Planargia. La serata si è conclusa con un omaggio, realizzato dall'artista Pinna Monne, un piatto in ceramica con le due chiese di Flussio e Magomadas, al centro il Cristo crocifisso, "colui che tutti noi cerchiamo", ha confessato l'artista. Poi, ecco esplodere in cielo un primo razzo e a seguire tanti altri, uno spettacolo prirotecnico che ha lasciato tutti con il naso all'insù, intenti ad ammirare il sapiente gioco dei fuochisti che hanno saputo coniugare in bellezza cielo e terra.

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Categoria: parrocchie

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