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Il blog di Ester Memoli
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Tempo fermo che avanza

C'è una cosa che mi distrugge quando torno alla mia casa d'origine: l'immobilità dei ricordi.Tutto è rimasto come 4 anni fa, dai libri alle scatole, dai pupazzi ai soprammobili. Nulla è stato spostato: scatole di latta con caramelle vecchie di anni, le matite colorate nel portapenne, centinaia di disegni nel cassetto, le candele blu a forma di "26" risalenti a 3 anni fa, le raccolte di manga non terminate, i diari abbandonati. Tutto è vecchio e tutto torna come nuovo. Mi siedo alla scriva 
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Categoria: Dis/Avventure
domenica, 31 mag 2009 Ore. 00.41

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Commenti

Autore: RiccardoInviato il: 31 mag 2009 - 21.01
Vivo una condizione simile alla tua. Solo che io sono passato dal veneto al Friuli: un salto di qualità inimmaginabile all'epoca. E poi la persona con la quale condivido la mia vita è straordinaria.

Ma il punto, il punto vero, è un altro: per quanto tu riesca a realizzare, a fare, a conoscere gente e ad avere degli "amici", i rapporti veri, i rapporti duraturi, quelli d'infanzia (a volte per quanto poco profondi possano sembrare), le vie, i colori, gli odori e le persone con le quali sei cresciuta, tutto questo è ciò che conta.

La famiglia e gli affetti che avevi non si possono sostituire. Se senti la mancanza di tutto questo, se hai sempre più voglia di tornare a casa, se è sempre con una lacrima che lasci quei posti, forse è davvero il caso di ritornarci.

Continua così, ciao e in bocca al lupo

Rjky
Autore: MadGrinInviato il: 31 mag 2009 - 22.47
A differenza vostra (Ester e Riccardo) vivo da sempre nella città in cui sono nato (Roma) e, forse proprio perchè non l'ho mai provata sulla mia pelle l'esperienza "dell'emigrazione" un pò mi incuriosisce e mi affascina ... mi intriga l'idea di cominciare una vita nuova ma penso, poi, a tutto quello che lascerei (amici, famiglia & co.) e un pò per quello e un pò perchè lavorativamente parlando non ne ho la necessità alla fine non ne ho mai fatto nulla ... però, nelle recondite stanze del mio cervello, il tarlo rode lentamente e incessantemente ...

PS
Quando ho letto "apro l'armadio e trovo abiti dimenticati" ho subito pensato il peggio!
E cioè che dentro ci trovassi il povero Francis dimenticato frettolosamente là dopo l'ultima scappatella romantica! :))
Autore: Ester "Hoshimem" MemoliInviato il: 31 mag 2009 - 23.24
@Riccardo

Mi manca la vita di prima ma vedo che non mi darebbe sbocchi lavorativi, e senza lavoro non si campa ;-) quindi ben venga il Veneto.

@MadGrin

Da provare...ma anche no ;-)

RPS: Ahahaha no no, Francis è sano e salvo a casa :)
Autore: Gabriele Del GiovineInviato il: 01 giu 2009 - 11.29
Mmmmm. sarà mica che è rimasto tutto come l'hai lasciato (tranne l'accumulo di polvere che tua madre combatte con successo tutti i giorni) per il semplice fatto che tu facevi un ********atone da primato a chiunque osasse sfiorare le tue cose? :-)
Scherzi a parte, credo che tu manchi tanto ai tuoi, tanto da spingerli lasciare le tue cose cosi come erano nella tua vita quotidiana li. E' il modo più naturale che hanno per sentirti più vicina, come se tu fossi li. Significa che ti vogliono tanto, tanto bene e che gli manchi.

Ciao Esternina.


Autore: sanclaInviato il: 03 giu 2009 - 15.06
sensazioni note a chi vive "sdoppiato" tra il posto dove si è nati e il posto dove si è scelto di vivere.
:)
Autore: Ester "Hoshimem" MemoliInviato il: 04 giu 2009 - 23.59
@Gdg

E' probabile che sia così. Tranne per il fatto che questo weekend mamma m'ha ********ata per le scatole lasciate in mezzo e ho dovuto rimuovere tutto :-D

@Sancla

Eh si, proprio così :)
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