Uff.
Mi ritrovo a scrivere su questo blog abbandonato, poichè n sto seguendo altri, ma di altri argomenti.
E il mio tango?
Il mio tango è continuato in questo periodo con piacevoli sorprese e novità, ma con meno tempo da dedicargli rispetto al passato.
Ma al solito non en faccio in discorso di auqlità ma di semplice quantità.
E qualitativamente?
Ho una ballerina fissa e molto impegnativa e facendo crescere lei cresco con lei.
Nell'utlimo periodo tutti e dico proprio tutti i maestri che incontro mostrano una propensione verso il nuevo.
Ormai il nuevo non è più tanto nuevo e le possibilità che offre, oltre ad essere più "interessanti", sembrano dare anche migliori risultati didattici.
Dopo che anche Estaban e Claudia hanno dichiarato: "il tango è cambiato e chi non ci sta dietro è fuori" credo che non ci sia più spazio per polemiche e dubbi su cosa sia il tango oggi.
Io, che (modestamente :-P) l'ho sempre pensata così, non ho più dubbi sul mio modo di ballare che passa dall'apilado al milonghero all'aperto/fantasia a seconda della ballerina e del pezzo.
E credo che l'unico modo per ballare il tango oggi, sia quello di distinguere anche lo stile ed in ogni stile scegliere un proprio sottostile e seguirlo.
Le stesse figure, passi, sequenze, cambiano radicalmente di guida e di effetto coreografico a seconda dell'abbraccio, del pezzo e della qualità dei ballerini che la eseguono, quindi l'unica e conoscerne un po di tutte.
E ovvio che poi ognuno ha il suo genere preferito, ma a me sembra altrettanto ovvio che non tutto lo si può ballare in milonghero, ne altrettanto tutto può essere ballato come lo fa Cicho Mariano Frumboli.
Insomma, al solito la moderazione (in medio stat virtus).
Conclusioni?
Il tango è cambiato.
Come ballarlo?
Come vi pare purchè vi divertiate e fate divertire il partner.