Carlo Silvano


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Olivo Bolzon. Memorie di un prete spazzino

Ogm editore ha recentemente pubblicato il Diario di don Olivo Bolzon: è un volume che raccoglie solo una parte dei suoi scritti dedicati al mondo dell’emigrazione, quelle che lo ricordano spazzino nella città di Colonia per un breve arco di tempo al fianco di connazionali provenienti soprattutto dalla Sicilia.   A circa quarant’anni dalla sua stesura, il diario di questo prete della diocesi di Treviso si presta ad interessanti e più che mai quanto attuali riflessioni rimandando al r 
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Categoria: Recensioni
mercoledì, 29 ago 2007 Ore. 17.07

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Autore: C. SilvanoInviato il: 16 nov 2007 - 14.18
Lo scorso giovedì 8 novembre, al Teatro Accademico, si è svolta la prima presentazione del Diario di don Olivo Bolzon.
Oltre duecento le persone presenti alla manifestazione.
Il volume è stato presentato dal sindaco, Maria Gomierato, e dal direttore della Biblioteca comunale di castelfranco Veneto, Giacinto Cecchetto.
Prossimo appuntamento: venerdì 7 dicembre 2007, alle ore 20.30, presso la libreria di Danilo Zanetti in piazza Oberkochen 27, a Montebelluna.
Sarà presente anche don Olivo Bolzon che parlerà della sua esperienza di spazzino a Colonia, di emigrazione e dei nostri connazionali che negli anni Cinquanta e Sessanta hanno lavorato nelle miniere di carbone in Belgio.

Autore: C. SilvanoInviato il: 15 gen 2008 - 21.29
Su alcuni quotidiani di Treviso è stata pubblicata una lettera di Michela Nussio. E' una lettera che propongo anche ai frequentatori di questo blog. Ecco il testo:

Il diario di don Olivo dà voce agli "Ultimi"

Berna - Sono una studentessa svizzera e ho letto con molto interesse il libro scritto da Olivo Bolzon, intitolato "Diario. Un prete della Diocesi di Treviso racconta la propria esperienza lavorativa come spazzino nella città di Colonia nel 1964". Don Olivo è un prete ma è soprattutto un uomo, un uomo che entra nel mondo degli uomini che pagano con sofferenza il loro volersi mantenere in vita. Don Olivo si stupisce, ma nemmeno tanto, delle condizioni in cui gli immigrati italiani dovevano vivere a Colonia. Non si stupisce più di quel tanto perché è un uomo saggio, che conosce la vita. Lui sa che la Chiesa è lontana dagli umili lavoratori, perché questi non possono accettare l'immagine che essa dà di sé. Conducono una vita lontano da casa, lavorano soltanto per i soldi, e non certo per piacere, ma non gli resta altro da fare. Don Olivo vivendo in mezzo a loro non solo capisce quanto essi abbiamo bisogno di avvicinarsi a Dio, ma soprattutto come portar loro il messaggio divino: stando con loro, parlando con loro. Un diario forte, un diario intenso di un uomo in mezzo a uomini.

Michela Nussio

Autore: C. SilvanoInviato il: 16 mag 2008 - 15.49
Ieri, giovedì 15 maggio, a Castello di Godego (Villa Priuli) si è svolto un incontro di presentazione del Diario di don Olivo: discreta la partecipazione di pubblico ma molto interessanti i vari interventi.
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