Sempre più spesso casi di cronaca nera vedono gli strumenti informatici come elementi di prova che possono scagionare o incolpare le persone indagate. A mio avviso gli inquirenti e la Magistratura dovrebbero sempre prendere con le molle questi elementi probatori data la labilità e la semplicità di alterazione degli stessi: basterebbe seguire un criterio banale, la possibilità di verificare con fonti terze la veridicità della prova informatica. Se non venisse rispettata questa regola chiunqu
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