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Welby .....e le contraddizioni della vita

“Io amo la vita, Presidente. Vita è la donna che ti ama, il vento tra i capelli, il sole sul viso, la passeggiata notturna con un amico. Vita è anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia, l’amico che ti delude. Io non sono né un malinconico né un maniaco depresso – morire mi fa orrore, purtroppo ciò che mi è rimasto non è più vita – è solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche. Il mio corpo non è più mio ... è lì, squadernato davanti a medi 
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Categoria: Società
venerdì, 29 dic 2006 Ore. 19.20

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Commenti

Autore: Giuseppe AltavillaInviato il: 09 mar 2007 - 14.16
Caro Zenith.....e cciai ragione..la morte non sembra essere uguale per tutti.....ma forse era la vita....o la legge...
Autore: ZenithInviato il: 09 mar 2007 - 23.46
Caro Peppe Altavilla.
Vediamo di "smuovere l'aria statica" di questo blog.

Ma tu, personalmente, cosa avresti deciso di fare se ti fossi trovato al posto di Welby?
Io avrei certamente preferito la stessa soluzione. Sono convinto che la vita và vissuta pienamente nella sua interezza, la si coglie principalmente facendo del bene per gli altri, ricevendone infinite soddisfazioni. Tutti, d'altronde, viviamo per gli altri, insieme agli altri e tra gli altri. Rimanere per anni in un letto e respirare mediante una macchina non vuol dire essere in vita, ma morire in una lenta agonia, che trascina, pian piano nel baratro, anche chi ti sta vicino. In casi disperati come questi, dove la medicina è impotente e cessa il suo operato, bisogna che la legge intervenga subito, per evitare inutili agonie per analoghi casi.-
Autore: Giuseppe AltavillaInviato il: 12 mar 2007 - 20.14
Allo stato attuale la mia convinzione è che se funziona il cervello vorrei esistere e resistere fino alla fine.
Autore: Giuseppe AltavillaInviato il: 05 apr 2007 - 21.20
Quasi dimenticavo di rendicontare ( finalmente ) la mia prima volta nel Laboratorio Collettivo. Si è svolta infatti ieri sera la presentazione del Libro di poesie "Verso Dove 2" organizzata dal Lab. Coll. Che dire mi hanno fatto ricordare con emozione un film andato in onda agli inizi degli anni novanta con attore principale Robin Williams. Il film si chiamava "L'attimo Fuggente" ossia Carpe Diem....insomma cogli l'attimo. In questo film c'era una scena in cui il Maestro Robin Williams fa vedere appese in bacheca delle foto antiche ( rispetto all'ambientazione del film ) di vecchie squadre di rugby appartenute al College ove studiavano i ragazzi soggetti del Film. Il maestro li esortava a studiarne gli sguardi dei soggetti ritratti in foto ed a percepirne il fatto che non c'erano più ( in quanto morti ) e che sussurravano.....macchè gridavano.....carpe diem....carpe diem...cogli l'attimo....cogli l'attimo.
Ecco come vedo i ragazzi del Lab. Coll. con la voglia matta di carpire l'attimo fuggente.....bravi.

Autore: villa castellana e bastaInviato il: 22 apr 2007 - 22.02
giusè scusa ma hai sbagliato post? ahahaha
parlando di qs post voglio dire ma avete mai visto persone sffrire? morire lentamente ed essere incapaci di fare qualsiasi cosa? incapaci di aiutarli anke se si vuole aspttando che la morte li porti via... e qs può avvenire in pochi giorni oppure settimane mesi anni ed aspettare....aspettare cosa? la morte ed intanto vedere qs persone consumarsi piano piano all'inizio con tanta voglia di combattere ma pian pian stanchi... veramente stanchi

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