Villa Castelli: Associazione Euclidea


forum di discussione culturale, sociale, politica ed altro....
Home Blogs | Home | Login | Contact | My Profile | RSS | About | Cerca

Analisi di un voto annunciato.....

Che dovesse vincere Vendola per me non c'erano proprio dubbi. Il suicidio del centrodestra di presentarsi diviso agli elettori è risultato determinante per la vittoria di Nichi Vendola che, adesso,  non solo si riconferma governatore della Puglia ma addirittura si candida quale leader (consentitemi l'inglesismo) nazionale di un centrosinistra agonizzante. A Villa Castelli poi, tutto è andato secondo copione. Franco Pietro unico candidato villacastellano, sbanca con 1520 prefe 
Leggi tutto il post...
mercoledì, 31 mar 2010 Ore. 15.52

Scrivi un commento

Nome:
Blog:
E-Mail:
(l'indirizzo e-mail non verrà pubblicato, consente di essere avvertiti quando arrivano nuovi commenti a questo Post)
Codice:
Corpo:
Cookie:

Commenti

Autore: diritto d'autoreInviato il: 08 apr 2010 - 20.10
Deroghe ai diritti per pubblica utilità [modifica]
La proprietà intellettuale può essere oggetto di "esproprio" per fini di pubblica utilità, che prevalgono sull'interesse del privato. In un caso del genere, rientra la distruzione o lo spostamento ad altro sito di un'opera d'arte anche contemporanea, per realizzare un'autostrada o una ferrovia; oppure la produzione di un farmaco che è troppo costoso acquistare dal legittimo produttore, non riconoscendo validità al brevetto sul territorio nazionale e non pagando il copyright allo scopritore in deroga ad un brevetto internazionale depositato all'estero (si tratta della registrazione parallela).
La definizione di pubblica utilità, per quanto ampia e discrezionale, solitamente riguarda prodotti tangibili, non la fruizione di servizi, come potrebbe essere un intrattenimento musicale.
Proprietà intellettuale e bene comune [modifica]
A sostegno di una disciplina giuridica dei brevetti sorgono una serie di considerazioni in particolare nel settore delle arti.
Le arti (scultura, pittura, etc.) sono considerate un fattore di crescita della società e del cittadino, cui tutti hanno diritto di accesso in base ad un diritto all'istruzione e di un diritto, da questo indipendente, alla fruizione della bellezza, quale bisogno dell'uomo, poiché la legge non deve limitarsi a garantire il soddisfacimento delle necessità primarie della persona, ma la possibilità di una sua completa realizzazione.
Altri sostengono che l'arte non è mai il prodotto di un singolo individuo, e che non è quantificabile il contributo e le influenze che qualunque artista ha avuto, anche in modo inconsapevole, da altri artisti e uomini comuni, passati e contemporanei, e il debito dell'autore nei loro confronti. In questo senso, l'opera è prodotto e proprietà di una società e di un'epoca, più che di un individuo e dei suoi eredi.
Il principio di un diritto collettivo alla fruizione della bellezza e all'apprendimento dall'arte, nelle loro opere originali sono state idee che portarono nel '700 alla nascita dei primi Musei che erano concepiti come il luogo in cui l'arte veniva valorizzata e doveva essere conservata, piuttosto che all'interno di collezioni private gelosamente custodite.
Pure per la musica, per quanto sia un'arte non "tangibile", alcune considerazioni spingono per un diritto d'accesso collettivo che può esserci solo a titolo gratuito o comunque a basso costo: il fatto che la musica è cultura e i cittadini hanno diritto d'accesso ai livelli più alti dell'istruzione, il diritto allo studio nei conservatori che richiedono spese notevoli per lo strumento e il materiale didattico musicale, la bellezza come bene comune e valore apartitico.
Durata ed ereditarietà del diritto d'autore [modifica]
La normativa sul diritto d'autore prevede una durata del copyright limitata nel tempo e variabile significativamente a seconda della categoria merceologica tutelata (medicinali, brani musicali, software, ecc.).
Il periodo di copyright dovrebbe consentire di avere un adeguato margine di guadagno e di recuperare i costi che precedono l'entrata in produzione e la distribuzione del prodotto. La durata, in linea di principio, è proporzionale ai costi da remunerare. Tuttavia non sempre la proporzione viene rispettata. Per esempio un brano musicale ha una durata di copyright di 70 anni, mentre per un medicinale, che ha costi di ricerca e sviluppo assai maggiori, il periodo di copertura è di 30 anni.
Autore: mister xInviato il: 09 apr 2010 - 11.17
vabbè ma!!!!!! in che senso????
Autore: ??????Inviato il: 09 apr 2010 - 22.41
E QUINDI ?????
Autore: urcaInviato il: 10 apr 2010 - 14.27
ma per scrivere questi papiri vuol dire che non avete da fare un c.zzo dalla mattina alla sera? mi associo anche io al quindi del compare.......
Autore: come no!Inviato il: 13 mag 2010 - 19.56
vendola leader nazionale della sinistra?
con quali deputati? con quali senatori?
non diciamo fesserie! è in esilio in puglia
hanno fatto una riserva indiana
e ci hanno messo dentro l'ultimo dei moicani...
Copyright © 2002-2007 - Blogs 2.0
dotNetHell.it | Home Page Blogs
ASP.NET 2.0 Windows 2003