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I PACS ( ora DICO ) la CEI e le lacrime di coccodrillo

Penso non sia passata inosservata in questi giorni la manifestazione indetta da coloro che appoggiano la proposta di legge relativamente ai DICO. A tal proposito vorrei inserire in questo blog un momento di riflessione dedicato alla problematica. Polemicamente ho deciso di intitolare questo post "I PACS la CEI e le lacrime di coccodrillo", perchè pur non essendo d'accordo sul legiferare modificando l'assetto classico della famiglia, leggendo il programma dell'unione alle ultime elezioni, avevo i 
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Categoria: Politica
mercoledì, 14 mar 2007 Ore. 20.30

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Commenti

Autore: geppoInviato il: 07 apr 2007 - 01.06
Preg.mo Giuseppe,
è vero che grazie all'amministrazione Caliandro il comune di Villa Castelli si trova a pagare centinaia di migliaia di euro per esproprio indebito di terreni ubicati sulla via per Martina Franca?
Se è vero. ......... perchè non state informando la popolazione di questo cattiva gestione del nostro denaro?
Non è il caso che informiate la popolazione?

Autore: Giuseppe AltavillaInviato il: 12 apr 2007 - 13.29
La questione degli espropri fatti e non pagati purtroppo si perde nella notte dei tempi. Non è semplice risalire a delle responsabilità precise. Spesso accade che l'esproprio è stato realizzato negli anni 70 e solo adesso ( dopo 40 anni di cause e controcause, perizie e controperizie etc..etc..) si viene condannati a pagare l'indennizzo spettante ai proprietari (maggiorati di interessi legali maturati ). Caro geppo l'argomento meriterebbe una sezione tutta personale, comunque da responsabile comunale di un partito ( Forza Italia per chi non lo sapesse ) posso dirti che l'argomento espropri per essere sviscerato meriterebbe una vera e propria commissione d'indagine comunale......so già però che forti sarebbero le pressioni affinchè ( invece di pubblicizzare chi ha prodotto gli espropri negli anni passati e remoti ) tutto si insabbiasse.
Riguardo la scarsa comunicazione e propaganda dell'attuale maggioranza ( in cui c'è anche Forza Italia ), a tutt'oggi resto totalmente inascoltato quando affermo che pochissimo si produce in tal senso. Questa amministrazione ( forse timorosa di aver fatto chissà che cosa col ribaltone ) produce tanto ma pubblicizza e propaganda pochissimo quanto niente ( e questo non è assolutamente una cosa buona).
Autore: Eterno villacastellanoInviato il: 17 apr 2007 - 16.12
Torno a scrivere dopo un periodo di riflessione e ho notato da subito nelle varie sezioni diversi momenti di vivacità dialettica...ben vengano...evitiamo intimidazioni però.
Ho notato inoltre (perchè non sfugge) l'assenza prolungata, insieme alla mia di un interlocutore cui mi ero affezionato (non ai livelli dell'amministratore comunque) come Edantes.
Non avevamo nulla in sospeso, ma pensavo ancora tutto aperto..comunque spero di poter tornare a interloquire con Lei.
Ora, la mia permanenza a Villa castelli (turbata ahimè da una influenza, seppur breve) mi ha portato a delle riflessioni.
Definirei oggi il nostro paese croce e delizia allo stesso tempo; beh cominciando dalla delizia, il paese è un cantiere aperto a livello giovanile e io ho fiducia comunque nelle risorse assenti dal paese ma soprattutto quelle presenti sul territorio: su ciò sono ottimista.
Per quanto riguarda le osservazioni, diciamo così negative sulla situazione attuale cercherò di essere sintetico: una cosa ho notato e riguarda il clima di tensione che ruota intorno agli stessi giovani costretti a convivere con molte proibizioni e con molti sull'attenti. L'episodio della Caffetteria e quel cartello "vendesi" sono una dimostrazione di tutto ciò. Istituzioni tutte così non si risolvono i problemi, sicuramente ci sarà del personale e del privato nella decisione di Vincenzo ma invito le major di Villa Castelli a riflettere in una decisione in cui le responsabilità devono essere ripartite a livello alto e non di semplici ragazzini "disturbatori" per i più. Comunque il coprifuoco si voleva e il coprifuoco c'è, "alle 11 tutti a casa a dormì" come diceva il grande Alberto Sordi.
Credo che così non si aiutino i giovani a investire a Villa Castelli in possibili attività ma si incentivi la "lentezza" del paese.
E' ora che si dia la "pasta e baccalà" (con la gentile concessione di Ciracì...spero) gratis anche ai giovani.
Autore: Giuseppe AltavillaInviato il: 17 apr 2007 - 20.42
"Pasta e baccalà" ossia "panem et circensens". Il vero problema è tutto qua, caro Eterno. Siamo noi in grado di assicurare quel minimo di pasta e baccalà tale da rendere stabile e brillante la situazione villacastellana che tu stesso hai definito un "cantiere aperto" di esperienze nuove giovanili?. A mio avviso no. Non manca ne la pasta ne il baccalà ossia c'è possibilità di distribuire il "panem" e di mostrare "circensens", però manca la figura dell'"Imperatore" catalizzatore delle folle ( e qualche volta dei folli ). Per dirla tutta vi sono aspiranti imperatori che ce la mettono tutta per arrivare alla meta, ma manca il sigillo importante dell'investitura popolare. I nostri giovani, i nostri anziani, persino le persone normali credono ( ormai ) al proprio tornaconto. E' in questi tempi che maturano le dittature, o meglio, che si ricercano gli uomini "giusti" che poi.....
Comunque finalmente condivido un analisi schietta della nostra società, condivido l'invito a voler mettere mano a delle politiche sociali differenti ed aperte a questo fermento che si avverte anche nell'aria che respiriamo. Chissà che sapore ha la pasta col baccalà cucinata e servita da noi stessi.....
Autore: Eterno villacastellanoInviato il: 23 apr 2007 - 23.27
Come diceva un maestro e uno dei più grandi intellettuali italiani del novecento, Pierpaolo Pasolini io "sono di sinistra nel sangue, nel cuore e negli istinti" e per questo seguo con profondo interesse la costituzione del Partito democratico cui dedico qui un commento. Non nego dubbi e perplessità attorno a vari item e a vari punti del Manifesto, ma credo fortemente d'altronde che rappresenti istanza riformatrice di grosso spessore nel nostro scenario politico, come ammesso dallo stesso Berlusconi. Cominciando dalla fine dell'iter delineato per la nascita del Partito Democratico, cioè l'elezione del leader, credo che la leadership non rappresenterà un problema se verranno ben definiti i valori e gli obiettivi del soggetto politico. Ma più che questo, riprendendo sempre Pasolini, il PD e gli eventuali soggetti alternativi devono far sì che la gente torni a parlare di politica eliminando la disaffezione continua e sempre più dilagante. C'è bisogno di abbassare soglie di età negli incarichi politici, rendere una volta per tutte impossibile ricoprire ripetutamente incarichi di potere, rendere più leggeri gli approcci ideologici alle questioni politiche.
Non si possono tralasciare le questioni ambientali (si pensi alla siccità e non solo) nell'attuare un vero e proprio riformismo storico.
Concludo con le parole di un leader vero come Enrico Berlinguer che racchiude il mio pensiero circa il bisogno di riavvicinare la gente alla politica: "noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita."
Autore: Eterno villacastellanoInviato il: 09 mag 2007 - 13.00
Osservo in maniera appassionata come venga accolta con grande entusiasmo da più parti l'elezione di Sarkozy, come ventata di nuovo rigore, di nuove politiche che possano risolvere vari problemi, primo fra tutti quello dell'immigrazione.
Prima di arrivare a questo tema, credo che una cosa positiva che viene dall'elezione francese sia il suffragio di una persona che ha appena 52 anni, ciò rappresenta qualcosa di positivo, da cui attingere nel nostro scenario politico che come avevo già sottolineato risente di politici troppo "vecchi" e sempre gli stessi.
Ora, venendo ad uno dei temi, leva vincente di Sarkozy, cioè l'immigrazione, un concetto di Sarkozy deve essere sviluppato, ripeto però sviluppato, cioè studiato, dettagliato e approfondito: quello dell'immigrazione limitata.
Dico questo, perchè lo trovo interessante ai fini di colpire la clandestinità, l'illegalità ma è un concetto che si scontra a livello europeo di caduta delle barriere.
Se si pensa all'entrata rumena e alla prossima entrata turca, io mi chiedo se tutto è aperto, se giustamente non ci sono più muri, come possiamo stabilire veramente gli ingressi delle persone.
Venendo all'Italia e usando come paesi di paragone, la Francia e la Germania, corriamo sempre più verso l'uso di manodopera straniera in mestieri che nessuno vuole fare ma che sono basilari, penso alle colf, alle badanti, alle pulizie. Modelli differenti possono coesistere senza che nessuno li definisca "feccia", quindi la sfida e le promesse di Sarkozy ben vengano ma stiamo attenti in questo processo che non deve essere autoimposto ma più articolato evitando "ghettizzazioni" da tutte le parti.
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