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Giornata Mondiale del Diabete

writeHTML('')writeHTML('')writeHTML('')Perché il 14 novembre si celebra la Giornata Mondiale del Diabete La Giornata Mondiale del Diabete, organizzata dalla Federazione Internazionale del Diabete (IDF) in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è la principale campagna informativa internazionale su questa patologia ideata in considerazione dell’aumentata incidenza del diabete in tutto il mondo.La prima giornata ha avuto luogo nel 1991, e da allora l’interesse intor 
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Categoria: Knowledge Garden
domenica, 05 nov 2006 Ore. 22.04

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Autore: domenico ficoInviato il: 11 nov 2007 - 15.00
ILa giornata sul diabete tipo due è una gravissima truffa organizzata dagli spacciatori della costosa, inutile e dannosa insulina. La prova della dolosità della "giornata mondiale del diabete" sta nel fatto che, con il mio studio "Ipotesi sulla patogenesi epatica del diabete mellito tipo due" (www.diabetenews.8m.com) dimostro come sarebbe possibile ed agevole guarire quel tipo di diabete, mediante un modesto intervento di microchirurgia vascolare. Ma quello studio è stato immediatamente coperto da rigorosa censura e nessun organo d'informazione ha voluto dare la doverosa notizia che un medico, il sottoscritto, afferma che il diabete potrebbe essere agevolmente guarito, ossia praticamente debellato.Che si tratti di una colossale truffa ordita contro centocinquanta milioni di diabetici, lo dimostra il fatto che nel 1995 il giornalista Fabrizio de Jorio, conoscendo il mio studio volle darne notizia ai ettori del suo settimanale "la peste", per cui pubblicò sul suo settimanale di informazione e satira "la peste" (N.46 del 25 marzo 1995- numero che pongo a vostra disposizione), con il titolo : Salvare vite umane ? No, Grazie! ", scrivendo in un riquadro : "La strana vicenda del dottor Domenico Fico, specialista di medicina legale, autore di una importante scoperta scientifica boicottata dall'establishment accademico". La sera stessa, nella redazione del settimanale venne gettato un ordigno incendiario, accompagnato da un messaggio redatto in puro stile malavitoso, con il quale si imponeva il silenzio. Ed il de Jorio, terrorizzato, non pubblicò più gli altri articoli programmati. L'aspetto più grave della questione risiede nel fatto che nei giorni seguenti nessun organo d'informazione volle dare notizia di quell'attentato mafioso, collaborando così alla "segretazione" dello studio che potrebbe salvare la vita a centocinquanta milioni di malati gravi, che potrebbero guarire presto e definitivamente, mentre sono condannati a morte da questo turpe silenzio malavitoso.
Riporto qui di seguito il testo dello studio "oscurato". Volete diffonderlo o vi allinierete al silenzio omicida di tutto il giornalismo italico ?
Cordiali saluti
Domenico Fico, medico
tel.- 0731789566




IPOTESI SULLA PATOGENESI EPATICA DEL DIABETE MELLITO TIPO 2

Valutazione dei dati

Conclusioni

References

Allegati




PRESENTAZIONE DELL’AUTORE

La presente "Ipotesi sulla patogenesi epatica del diabete mellito tipo due" fu da me formulata nel lontano 1968, in connessione con i miei studi sulla struttura e funzione del fegato, che mi avevano consentito di formulare nel 1967 l’altra mia ipotesi teorica originale sulla zonazione morfologica e funzionale del lobulo epatico (Ipotesi sulla settorialità delle funzioni metaboliche epatiche. Boll. Soc. med. Chir. Cremona. 3:161-191,1967).

All’epoca, l’assoluta originalità di quello studio sul fegato indusse a pareri ampiamente discordanti gli eminenti studiosi ai quali avevo richiesto una valutazione. Così, si andò dall’opinione ampiamente favorevole di scienziati come Michele Bufano, V. Hoenig e Antonio Ascenzi, alle valutazioni assai scettiche di altri illustri studiosi, come Hans Popper, Giorgio Dominici e Luigi Villa. Mi fu, comunque, reso impossibile effettuare le verifiche sperimentali che avevo progettato, e non mi rimase che attendere che il progredire della ricerca scientifica mondiale giungesse a dimostrare la correttezza dell’ipotesi, nella quale nutrivo assoluta fiducia.

Nel frattempo, portai a termine l’elaborato sulla seconda ipotesi originale, relativa alla patogenesi epatica del diabete mellito tipo due, che i numerosi riscontri effettuati nel corso dello studio sul fegato mi avevano consentito di formulare. Ma tutte le rassegne s
Autore: domenico ficoInviato il: 11 nov 2007 - 15.29
Vi invio il testo del mio studio che dimostra come sarebbe possibile guarire il diabete tipo due mediante un modesto intervento di microchirurgia vascolare. Vi sarei molto grato di una Vostra risposta
Cordiali saluti
dr. Domenico Fico, medico
tel.- 0731789566


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IPOTESI SULLA PATOGENESI EPATICA DEL DIABETE MELLITO TIPO 2

Valutazione dei dati

Conclusioni

References

Allegati




PRESENTAZIONE DELL’AUTORE

La presente "Ipotesi sulla patogenesi epatica del diabete mellito tipo due" fu da me formulata nel lontano 1968, in connessione con i miei studi sulla struttura e funzione del fegato, che mi avevano consentito di formulare nel 1967 l’altra mia ipotesi teorica originale sulla zonazione morfologica e funzionale del lobulo epatico (Ipotesi sulla settorialità delle funzioni metaboliche epatiche. Boll. Soc. med. Chir. Cremona. 3:161-191,1967).

All’epoca, l’assoluta originalità di quello studio sul fegato indusse a pareri ampiamente discordanti gli eminenti studiosi ai quali avevo richiesto una valutazione. Così, si andò dall’opinione ampiamente favorevole di scienziati come Michele Bufano, V. Hoenig e Antonio Ascenzi, alle valutazioni assai scettiche di altri illustri studiosi, come Hans Popper, Giorgio Dominici e Luigi Villa. Mi fu, comunque, reso impossibile effettuare le verifiche sperimentali che avevo progettato, e non mi rimase che attendere che il progredire della ricerca scientifica mondiale giungesse a dimostrare la correttezza dell’ipotesi, nella quale nutrivo assoluta fiducia.

Nel frattempo, portai a termine l’elaborato sulla seconda ipotesi originale, relativa alla patogenesi epatica del diabete mellito tipo due, che i numerosi riscontri effettuati nel corso dello studio sul fegato mi avevano consentito di formulare. Ma tutte le rassegne scientifiche alle quali mi rivolsi ne rifiutarono la pubblicazione, sempre con vaghe ed inconsistenti motivazioni.

Anche questa volta, avevo progettato una verifica sperimentale che avrebbe potuto dimostrare pienamente la correttezza dell’ipotesi, ed avevo organizzato l’équipe per effettuarla, ma intervennero inspiegabili veti, che riuscirono ad impedire la realizzazione dell’esperimento. Ed inutili sono stati gli innumerevoli tentativi da me fatti nei decenni successivi per ottenere almeno la pubblicazione dell’elaborato. Intanto, la ricerca mondiale, dopo molti anni, era pervenuta alla dimostrazione dell’esattezza della mia ipotesi teorica sulla zonazione morfo-funzionale del lobulo epatico, e non sono mancati autorevoli, seppur privati, riconoscimenti del mio vecchio studio (vd. Allegati 3-4-5-6), che non sono però in alcun modo serviti a portarlo all’attenzione della comunità scientifica, che tuttora lo ignora.

Mi lamentai di questo irremovibile, pluridecennale silenzio con il Presidente dell’Ordine del Medici della provincia di Genova, facendogli notare come questo silenzio fosse iniquo, anche perché mi impediva di dare maggiore autorevolezza all’ipotesi relativa al diabete mellito, con grave danno per milioni di ammalati , ai quali viene inammissibilmente negata la possibilità delle valide cure che quello studio consentirebbe.

Il Presidente dell’Ordine, dott. Sergio Castellaneta, sottopose alla valutazione del prof. Roberto Testa, dell’Università degli Studi di Genova, la mia vecchia pubblicazione relativa alla "Ipotesi sulla settorialità delle funzioni metaboliche epatiche", assieme ad altra mia pubblicazione sullo stesso argomento (Zonazione morfo-funzionale del lobulo epatico. Prev. Soc. 1; 1978). Il prof. Testa non poté non esprimere giudizi assai positivi sul mio vecchio studio (vd. allegato 2). Ma, anche questa valutazione elogiativa è rimasta
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