Tempi duri per gli aspiranti anglofoni Così va l’Italia... Prendete un gruppo entusiasta che si riunisce il lunedì sera con la lodevole intenzione di migliorare il proprio inglese parlato. Risultati: ottimi. Spesa per i partecipanti: zero. Costo per le istituzioni pubbliche: zero visto che la biblioteca era già aperta per i lettori.
Ebbene tutto questo rischia di naufragare perché la biblioteca ospitante – l’ottima biblioteca Rispoli- tornerà a chiudere alle 19 rendendo così impossibile la partecipazione a coloro che lavorano. Evidentemente i tagli operati dal governo a danno degli enti locali rendono necessario risparmiare sugli straordinari da corrispondere al gentilissimo personale della biblioteca.
Peccato, per un attimo ci eravamo sentiti al livello degli altri paesi europei dove si può usufruire di una biblioteca anche di sera. Il Comune di Roma ultimamente ha investito parecchio nelle biblioteche comunali e gli siamo grati per l’esperimento dell’orario prolungato.
Però... che bello vedere i nostri compatrioti leggere la sera in biblioteca invece di sorbirsi i consueti polpettoni televisivi: “Quando si legge“ batte le soap “Quando si ama" (in 204 puntate+replay+spot). Davide che stende con un libro in fronte il Golia televisivo.
Ma il gruppo d’inglese non demorde. Ancorché disperso sta cercando un luogo, forse un pub, dove riunirsi. E allora, davanti ad una pinta di birra, se ne sentiranno delle belle, la pronuncia scaldata da un whiskey sarà più British che mai, anche i più timidi saranno disinibiti dall’alcool. Anglofoni di tutto il mondo unitevi (al pub)!
Sergio Worms