Circolo dei lettori Biblioteca Pasolini


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biblioteca di Acilia "Sandro Onofri"

Oggi è una giornata importantissima, in Via Umberto Lilioni si sta tenendo l'inaugurazione della nuova biblioteca di Acilia "Sandro Onofri" che ha la fortuna di avere alla sua guida Bruno Maggi, che per anni ha lavorato nella nostra biblioteca stimolandoci agli incontri ed alla partecipazione alle iniziative.Da qui gli rinnoviamo l'augurio di buon lavoro e l'arrivederci a presto con il suo nuovo circolo dei lettori. 
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Categoria: Notizie
venerdì, 31 mar 2006 Ore. 13.17

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Autore: ufficio stampaInviato il: 14 ago 2006 - 18.57
Vi raccontiamo l’assurdo dramma di un onesto cittadino

Il signor Vincenzo Salvati sta lottando da tempo contro un provvedimento inspiegabile del Municipio di Ostia Lido, che sembrerebbe ledere seriamente alcuni diritti sacrosanti, con il costante rischio di provocare danni molto gravi alle persone e all’ambiente



Roma. Dragona, una borgata di circa 10.000 anime, nella periferia ovest della capitale, che si estende dalla tristemente nota Via del Mare al letto del Tevere. Un lenzuolo di territorio quasi dimenticato nell’estesa pianura che dalla città apre verso il mare, popolato da gente semplice, operosa, spesso indifesa, lontana mille miglia dai fasti e dalle esternazioni retoriche e demagogiche del potere, che a volte con bieco cinismo calpesta diritti ed esigenze primarie. Persone che si confrontano e si scontrano costantemente con le difficoltà dell’esistenza quotidiana, votate interamente al vangelo del lavoro, alla sacralità dei valori familiari, che si battono a denti stretti sugli impervi sentieri della vita per garantirsi un dignitoso percorso biologico.
In questo contesto vive da quarantacinque anni il sig. Vincenzo Salvati, una vita professionale dedicata interamente e senza risparmio di energie alla Pubblica Amministrazione, con la divisa della Polizia di Stato, ex sottufficiale ora in pensione. Lo incontriamo nella sua casa, il volto segnato dallo stress di quanto subito, dalla delusione e dallo sconforto trasparenti in ogni suo sguardo, in ogni espressione, serpeggianti in ogni parola. Non riesce a darsi pace: ”Quarantadue anni dedicati al rispetto della legge, al trionfo della giustizia, ed ora assisto impotente sulla mia pelle al tramonto di quei valori che avevo sposato col giuramento di fedeltà allo Stato”. Il signor Salvati, che abita con sua moglie in un immobile acquistato nel lontano 1961, ha denunciato alle autorità competenti, insieme ai suoi due figli che dimorano al piano superiore della stessa casa con le rispettive famiglie, i responsabili dell’Ufficio Tecnico di Ostia Lido, competente per territorio, a capo del quale vi è l’ing. Cesare Tabacchiera. Sembrerebbe che lungo il confine della sua proprietà, in passato un grosso canale trasportasse le acque piovane fino ai canali di irrigazione consorziali giacenti nella zona di Ostia Antica. Successivamente, a quanto pare il signor Salvati ed altri proprietari di terreni limitrofi, fecero installare a proprie spese dei tubi di cemento del diametro di circa 80 cm per la raccolta delle acque chiare.
L’anziano e arzillo signore ci racconta con soddisfazione e nostalgia i decenni trascorsi in quella abitazione, commosso ci apre le porte di casa, ci conduce in cantina, nell’orto; i sacrifici di una vita sono tutti lì, tra quelle mura. Mentre passeggia tra i ricordi sorride a sua moglie Pina che annuisce col capo e si asciuga con il fazzoletto qualche lacrima furtivamente sfuggita al controllo delle palpebre. Il suo viaggio sui viali della memoria si interrompe e il ritorno al presente turba la sua serenità e riappaiono le nubi della preoccupazione e dello sconforto.
Diversi mesi or sono, un giorno d’estate, una squadra di operai si presentava sul posto ed effettuava dei lavori su Via Carlo Casini, lungo il muro di cinta dell’abitazione dell’onesto cittadino Salvati, sembrerebbe per convogliare le acque piovane nella rete fognaria.
“Non capisco la ragione di un intervento del genere” osserva Salvati “visto che il canale preesistente ha svolto perfettamente la sua funzione in tutti questi anni, e poi a quanto mi risulta esiste una legge che vieta il deflusso nella rete fognaria delle acque piovane”. Fatto sta che da quel momento sono iniziati i guai per l’ex sottufficiale di Polizia e per tutta la sua famiglia. Ad ogni pioggia più consistente segue un allagamento da acque nere, con comprensibile e
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