Oristano. Da Piazza Mannu alla mensa della carità per il pranzo e la cena
UNIONE SARDA
Effetto indulto. I disperati si rivolgono ai servizi sociali
Ex detenuti senzatetto dormono in piazza Mariano
Da piazza Mannu alle panchine. Tre hanno scelto (per forza) piazza
Mariano, altri hanno dormito chissà dove. L'assessore ai servizi
sociali Mariano Biddau lancia l'allarme, non sa che fare e fra un po'
neppure che dire ai detenuti oristanesi tornati in libertà dopo primi
giorni di applicazione del provvedimento di indulto. Tutti chiedono un
tetto e un piatto di minestra calda, quanto serve per superare questi
momenti in attesa di "una qualche occupazione". Il Comune però non
dispone di cantieri aperti, niente ha in cassa, niente prevede di poter
avere e quindi niente può dare . «Sono disarmato, loro chiedono soldi e
una casa ma il Comune non dispone di mezzi finanziari. Lo Stato ci ha
lasciato soli con problemi che non hanno creato di sicuro i Comuni»,
sintetizza l'assessore Biddau che in questi due giorni ha già ricevuto
otto ex detenuti disperati. «Li capisco, si tratta davvero di casi
umani che ti toccano anche se alcuni pretendono anche l'impossibile.
Comunque sono da capire. Il problema è che il Comune non ha uno
strumento per intervenire. Non abbiamo disponibilità finanziarie per
questa nuova emergenza, quelle poche che ancora esistono in bilancio
sono abbondantemente impegnate», dice ancora l'assessore Mariano
Biddau. Gli otto detenuti in liberta dopo l'applicazione dell'indulto
sono tutti di Oristano, «qualcuno ha parenti che però non mi sembra
abbiano spalancato le porte agli ex ospiti di piazza Manno, tre non
hanno nessuno e tantomeno una casa. Tutti sono senza lavoro». Una
situazione davvero pesante, l'assessore Biddau giura di «non aver
ricevuto dallo Stato non solo fondi straordinari per gli interventi di
prima necessità ma neppure istruzioni su cosa fare e come muoversi. Non
mi sento neppure di promettere niente, l'unica cosa che posso
assicurare è la segnalazione a tutti gli organi statali e regionali».
Per ora l'unica azione possibile è la segnalazione agli assistenti
sociali e gli sos alle associazioni di volontariato. L'indirizzo è il
solito, quello di sempre per chi non dispone né di pranzo né di cena:
la mensa del povero di via Angioi e i pacchi viveri della Caritas. Nei
tre giorni di applicazione del provvedimento dal carcere di piazza
Mannu sono tornati in libertà 47 detenuti, 25 extracomunitari, sette
donne. Quattro sono stati rimpatriati col foglio di via della Questura,
«un problema davvero serio di fronte al quale l'amministrazione
pubblica è totalmente disorganizzata». L'assessore Biddau ha intanto
deciso di convocare una riunione della commissione del volontariato per
tentare di mettere insieme le forze, le solite: quelle del buon cuore
degli oristanesi. Antonio Masala
sabato, 05 ago 2006 Ore. 08.31