Desulo. La diocesi di Oristano, oltre ad annoverare l'unico sito archeologico riconosciuto come patrimonio dell'Umanità,
il Nuraghe su Nuraxi di Barumini, è pure porta di accesso, insieme al comune di Arzana, al tetto più alto dell'Isola. Sabato 19 agosto, partendo dal versante di Desulo, siamo saliti in 18
su Punta Lamarmora (1834 metri). Ecco che cosa si vede da
lassù, dove di recente è stata issata una
croce con incise le parole
ave crux spes unica, quasi a voler abbracciare simbolicamente tutta l'Isola. All'intorno solo
panorami mozzafiato, mentre il vento avvolge tutto e tutti e il silenzio invita a meditare.
Ampia galleria fotografica online sino al 19 settembre. I partecipanti sono pregati di scaricare le foto che interessano, dopo il 20 settembre ci sarà una selezione
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Info:
- Se trovate qualcuno del posto disponibile ad accompagnarvi, è molto meglio
- Le macchine arrivano sino a quota 1500, rifuggio nuovo chiuso; da qui prosegue una strada non asfaltata per circa 2 km;
- Da dove si lasciano le auto si prosegue a piedi per circa 2 ore e un quarto, prevedendo almeno 3 soste di 10 minuti;
- Lungo il percorso trovate 3 sorgenti; è sufficiente pertanto portarsi 1\2 litro d'acqua;
- La temperatura il 19 luglio dalle 9 sino alle 15 si aggirava sui 23 gradi; meglio portarsi comunque un maglioncino, il vento non scherza. Non va esclusa neppure la pioggia, al rientro siamo stati raggiunti da qualche goccia d'acqua;
- Superato il vecchio e antico rifuggio, ci s'imbatte nel tratto più faticoso. Non fatevi prendere dalla fretta. Ammirate il panorama e procedete con calma.
- Nei prossimi giorni questi consigli saranno corredati dalle foto, vi sarà più facile convincervi che vale la pena salire per dare un'occhiata dal tetto della Sardegna;
- Da che età e sino a che età: con noi c'era un bambino di 11 anni e Pietro con i suoi 68. Certo se avete problemi cardiaci, non è il caso. E neppure se siete da tanto tempo che non fate un po' di movimento.
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