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Le imprese del nord-est al tempo della crisi

Un articolo apparso oggi su Corriere del Veneto, intitolato "Le imprese al tempo della crisi", spiega una realtà purtroppo conosciuta in molte aziende del nord-est e non solo.Nell'articolo (tra qualche errore ortografico e grammaticale, sic!) troviamo alcuni stralci dell'intervista fatta a 2 colleghi di NetCom, oltre che a altri responsabili di aziende venete che a Stage.it, punto d'incontro tra domanda e offerta di stagisti, hanno avuto difficoltà nel reperire personale. Ecco la nostra vi 
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Categoria: Attualità
venerdì, 13 mar 2009 Ore. 23.26

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Commenti

Autore: Andrea MercatanteInviato il: 16 mar 2009 - 12.22
Fa bene a scegliere di andare all'estero, chi ne ha la possibilità, visto che la differenza non è SOLO nello stipendio, ma in un sistema sociale e in un'organizzazione statale le cui differenze, con quella italiana, sono abbissali. Seimila euro lordi non sono nulla, se si pensa che un neolareato, a Redmond, può arrivare a guadagnare più di centomila dollari l'anno. Aggiungiamo anche il valore aggiunto dato, nel curriculum, da alcune "posizioni" all'interno di grandi aziende. In Finlandia e in Danimarca (superfluo parlare dell'organizzazione statale e sociale di quei paesi, rispetto al nostro) una neolaureata in Chimica può guadagnare l'equivalente di 85000 euro l'anno (è successo da poco con una studentessa della facoltà di Chimica della Sapienza di Roma). Quindi, se si è davvero bravi, emigrare è la cosa migliore.
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