Commenti

Autore: EsterInviato il: 05 lug 2006 - 16.03

> Questo perchè non c'è modo se non quello
> personale di crescere e migliorarsi e le
> community aiutano molto in questo e allora
> perchè non le valorizziamo?

Già. Io grazie a i.l.i. e i.l.c. riesco a tenermi aggiornata su questioni normative e faccio tesoro del'esperienza e dei consigli degli altri :)

Autore: MatteoInviato il: 05 lug 2006 - 16.22

Io alla fine di questi colloqui ho trovato posto da DIPENDENTE in una ditta dove lavoro da consulente, con contratto nazionale.
Se studio mi pagano libri ed esami e se raggiungo gli obiettivi prefissi concordati annualmente mi prendo pure un bonus,
scusate ma preferisco cosi, le aziende serie ci sono grazie a dio.
Ho lavorato per società di BR e vi assicuro che è molto diverso, il contratto è carta straccia ti lasciano a casa alla prima ******** o problema.
Se il cliente taglia sei fuori, ricordo una vita d'inferno e di stress continui.
A mio parere non si impara improvvisando, si impara lavorando gomito a gomito con gente che ne sa più di te e studiando..ovviamente i problemi vanno risolti e questo aiuta a imparare, ma non può essere solo cosi il percorso di crescita.
Me ne sono reso conto dando le certificazioni, il metodo è fondamentale, la fretta invece non aiuta molto...

Autore: LorenzoInviato il: 05 lug 2006 - 17.15

> Io alla fine di questi colloqui ho trovato posto da DIPENDENTE in una ditta dove lavoro da consulente,
> con contratto nazionale.
> Se studio mi pagano libri ed esami e se raggiungo gli obiettivi prefissi concordati annualmente mi prendo
> pure un bonus, scusate ma preferisco cosi, le aziende serie ci sono grazie a dio.
Beh, cosa vuoi di più? :-D

> A mio parere non si impara improvvisando, si impara lavorando gomito a gomito con gente che ne sa più di te
Certo, se hai la fortuna di avere qualcuno che ti spiega le cose è sicuramente il metodo più veloce e sicuro che ti evita innumerevoli tentativi prima di imbroccare la strada giusta. Purtroppo la gente che ti aiuta per il gusto di farlo non la trovi dietro l'angolo... :-(

> e studiando..ovviamente i problemi vanno risolti e questo aiuta a imparare,
> ma non può essere solo cosi il percorso di crescita.
Mai asserito il contrario. Negli hanni ho speso migliaia di euro in corsi di formazione, certificazioni, libri, ma è stata una mia libera scelta. All'inizio sono cresciuto assorbendo il know-how dalle persone che mi circondavano. Ho rotto le scatole a tutti per impadronirmi dei loro segreti e solo successivamente mi sono costruito una "coscienza critica" in grado di discernere "il buono dal cattivo". Gli investimenti sulla formazione sono arrivati in seguito dopo aver capito quale sarebbe stata la mia strada. :-)

Autore: DavidInviato il: 05 lug 2006 - 19.37

Ciao Marco,
all'inizio leggendo BR mi sembrava fossero le brigate rosse :-\ ... però non siamo andati lontani :D.

A parte le battute concordo praticamente con tutto, sai come la penso anche con quando dice #gio#, penso sempre che molti di noi siano le persone giuste nello stato sbagliato.

L'unico discorso vero da fare (e su cui non concordo con Lorenzo, ma già lo sa) è che le aziende di Body Rental non creano valore aggiunto e quindi il margine sulla persona alla fine è una sorta di banale "cresta" e non una commissione di servizio o di intermediazione. L'attività di BR viene svolta non per offrire un servizio ma puramente per lucrare sull'attività che fanno altri. Questi si chiamavano un tempo schiavi (scusate il termine forte) ed oggi qui non dovrebbero esistere più ma evidentemente non è così...

E poi, chi stabilisce quanto dev'essere la commissione ? Sono d'accordo su questo ma entro certi parametri. Non lo decide nessuno. Infatti spesso ci sono ricarichi del 100% da un salto all'altro. Una persona che vale o costa (termine bruttissimo, si vede che le persone sono diventate cose per loro) 50 euro al giorno poi viene venduto anche a 250. Risultato, l'azienda prende un consulente esterno (che costa meno) per non far lavorare le risorse interne (che costano care e che magari vengono appiedate), paga 250 ed ottiene 50, che affare eh ?

Per concludere, Marco, l'informatica italiana, ma non solo quella, non cambierà mai finchè non cambiano le persone, la società e la cultura.

Autore: #gio#Inviato il: 05 lug 2006 - 19.40

>Un contratto onesto, con una azienda seria.
>Questo è quanto.

Autore: Marco RussoInviato il: 07 lug 2006 - 15.30

Il problema secondo me è questo: in assoluto non è sbagliato che esistano delle società di "body rental", il problema è che un'azienda esiste e crea valore in funzione del valore aggiunto che può produrre.
In Italia sono pochissime le società di body rental che vendono veramente un valore aggiunto (potrebbe essere valore della selezione del personale, capacità di formazione interna delle risorse, ecc.). Perché allora il mercato (anche in Italia esiste il mercato...) ne tollera l'esistenza?
Da un punto di vista economico, sarebbe molto meglio per l'azienda "cliente finale" assumere (anche con un contratto a progetto) direttamente le risorse esterne. Perché non lo fanno?
Due motivi:
1) le grandi aziende hanno vincoli sindacali; le piccole/medie aziende non hanno la capacità di selezionare le risorse in modo corretto
2) la legge sul lavoro, che è ancora piuttosto rigida, suggerisce alle medie/grandi aziende di scaricare il "rischio" di tagli su un'azienda esterna, tipicamente una srl che può chiudere in quattro e quattr'otto: alla prima necessità di tagli seri in personale, partono gli esterni e tanti saluti, senza strascichi di nessun tipo (per quell'azienda, almeno).

Secondo me il problema è 50/50 tra legislazione vigente e cultura dominante (non sottovalutiamo quest'ultima!). Esistono le dovute eccezioni positive, ma ahimé sono eccezioni.

Marco

Autore: Re : Problema CulturaleInviato il: 07 lug 2006 - 16.47

>Da un punto di vista economico, sarebbe molto >meglio per l'azienda "cliente finale" assumere (anche con un contratto a progetto) direttamente >le risorse esterne. Perché non lo fanno?
>Due motivi:
>1) le grandi aziende hanno vincoli sindacali; le >piccole/medie aziende non hanno la capacità di >selezionare le risorse in modo corretto
>2) la legge sul lavoro, che è ancora piuttosto >rigida, suggerisce alle medie/grandi aziende di >scaricare il "rischio" di tagli su un'azienda >esterna, tipicamente una srl che può chiudere in >quattro e quattr'otto: alla prima necessità di >tagli seri in personale, partono gli esterni e tanti >saluti, senza strascichi di nessun tipo (per >quell'azienda, almeno).
Verissimo tutto questo, e concordo con te su questi due punti, racconto una mia esperienza ho lavorato su un grosso progetto per una multinazionale dove eravamo tutti consulenti con delle BR e solo i team leader e il capo progetto erano interni. Bè il capo progetto ci voleva tutti come diretti ma ci disse mi dispiace ragazzi non me lo fanno perchè altrimenti c'è il rischio che qualcuno di voi possa in futuro chiedere l'assunzione....

>Secondo me il problema è 50/50 tra >legislazione vigente e cultura dominante (non >sottovalutiamo quest'ultima!). Esistono le >dovute eccezioni positive, ma ahimé sono >eccezioni.
E' vero sono solo eccezioni, ma io credo che se cambiasse la legislazione vigente più sul lavoro dipendente che su quello di BR allora cambiarebbero diverse cose.

Coach

L'informatica italiana cambierà mai?

Scrivi un commento

Commenti