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Autore: MauroInviato il: 03 apr 2006 - 18.33

A volte al termine di un ballo, una ballerina ci dice che "non capisce" solo per usare un'espressione eufemistica...
In altre parole siamo noi che abbiamo ballato male, e in ogni caso, è vero che la donna non deve "capire" razionalmente, ma *percepire* l'impulso della guida, quello si'...

Hai tutta la mia solidarietà per il problema della guida, ma forse dovremmo fare un po' di autocritica, no ? ;)

Autore: NeroInviato il: 04 apr 2006 - 09.40

Si, in effetti forse sono stato un po troppo polemico, e il concetto che tento di esprimere non mette nenache in dubbio la guida dell'uomo.
Sicuramente a volte sbagliamo noi, e su questo non c'è dubbio, ma quando una donna fa proprio tutto quello che tu vuoi e alla fine ti guarda un po sconcertata come se gli avessi fatto fare i salti mortali e invece di giro a destra e giro a sinistra si trattava ... e lei li ha fatti ... ma sostiene di non aver capito ...
Io ho ballato da donna per provare (un po come credo facciano tutti) e non mi pongo neanche il problema di capire o meno.
Si tratta di viaggiare, non di ponderare :-)

Autore: MauroInviato il: 05 apr 2006 - 11.49

Cio' che racconti penso sia familiare un po' a tutti i ballerini e ballerine, e riflette una fase del progresso di quasi tutti i tangueri e tanguere.

Cercare di capire cosa passa nella tsta e nell'anima di chi abbiamo davanti è spesso impresa ardita, e ancora di piu' se si tratta di una persona dell'altro sesso.
Tuttavia, ci provo a mio rischio e pericolo, sapendo benissimo che il rischio è quello di raccontare una valanga di banalità ...

Cio' che tu dici ("Inultile cercare di capire, viaggiare e non ponderare") si possa sintetizzare in una parola: ABBANDONO.

Secondo me un bel ballo è quello in cui esiste una buona guida maschile e da parte della donna esiste una forma, (attiva o passiva, a seconda della personalità), di abbandono.
Lasciarsi andare, seguire la guida arricchendola con gli strumenti del proprio bagaglio tecnico..

Ma proprio qui sta la difficoltà: credo che una donna, per lasciarsi andare, abbandonarsi, debba trovarsi a suo agio.
Alcune componenti a mio avviso fondamentali affinche' la donna si abbandoni sono:
1) fiducia nel parner: fiducia nella guida, nell'equilibrio del partner (se si sbilancia durante un giro o un fuori asse,è spiacevole)
2) senso di protezione: deve avere la senzazione che l'uomo la protegga da calci e pestoni da parte di altre coppie, la sensazione di non finire in mezzo alla pista con gente che sfreccia a destra e a manca;
3) piu' in generale, il senso di sicurezza, è per tutti riconducibile ad una situazione di comfort. Ci si trova a proprio agio in situazioni note, conosciute. Questo spesso coincide, nel Tango, nel sentirsi piu' sicuri/sicure nell'esecuzione di figure (o componenti) gia' note, a meno di no avere una fiducia piena, completa, nel compagno: se il compagno è un insegnante, la donna si abbandonerà anche e la figura è totalmente nuova; ma se il compagno è solo un ballerino "normale", la donna spesso si sentirà libera di abbandonarsi sui passi che si avvicinano a tecniche familiari, ma non per l'eecuzione di figure che sono totalmente nuove.

Cio' che cerco di dire è che rtengo che per fare si' che la donna si lasci andare, sia indispensabile che tutte le condizioni di cui sopra siano soddisfatte (sicurezza in pista, fiducia nel compagbo, situazione di comfort), altrimenti la testa continua a "ponderare", e tutto il ballo rimane controllato, governato dalla testa e dalla mecanca anzichè dall'anima.

Nel caso delle principianti, è evidente che quasi tutte le figure sono nuove, per cui, anche loro come noi, hanno bisogno di familiarizzarsi con certe cose prima di "abbandonarsi" alla nostra guida.

Tango e tanto altro

Ma le donne capiscono?

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