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Una giornata da mare

Oggi finalmente è stata una giornata da mare. Sole bellissimo, cielo terso...irresistibile.
Dopo una mattinata passata tra le scartoffie, riunioni, commissioni e soliti ca**i da pubblica amministrazione, sono volato via.
Giro sui cantieri.
La mia passione. Il motivo per cui ho scelto di fare questo lavoro e per cui continuo a farlo.
Adoro vedere i miei operai che contribuiscono a mantenere questo territorio in condizioni di sicurezza accettabili, che lavorano con passione (con le dovute eccezzioni ovviamente), che in una qualche misura portano avanti la "linea" che cerchiamo di tracciare insieme ogni volta che ci vediamo sul cantiere e che parliamo dei nostri lavori.
E' proprio il contatto con le persone, anche con quelle che hanno sempre da lamentarsi di quello che facciamo o di quello che non facciamo, che giorno dopo giorno dà lo stimolo giusto per migliorarsi, per continuare in questo lavoro...anche quando la pazienza di San Francesco non basta....
E così oggi rivedere i fiumi ed il territorio dopo un mesetto di "clausura" in ufficio, o brevi mordi e fuggi, è stato come respirare a pieni polmoni, ricaricare le batterie, sentire di nuovo la passione per il lavoro scorrere dentro...

Tante cose che ho imparato in cinque anni di lavoro le devo essenzialmente a pochi grandi maestri, le persone da cui normalmente nessuno (o forse no) si sarebbe aspettato di imparare: il primo è il Matone il secondo il vecchio Achille.
Non dimenticherò mai il primo cantiere appena entrato a lavorare: uscito fresco fresco da uno studio professionale, discreta pratica di cantiere (ma con ditte esterne) ti ritrovi la mattina alle sei e mezzo con davanti otto operai che ti chiedono "e allora da dove si comincia???". Beh, ginocchia sciolte come neve al sole.....panico!!! Ed il caposquadra del movimento terra, il Matone, il più grande escavatorista e conoscitore del territorio dagli anni '70 ad oggi, mi è venuto in soccorso, insegnandomi come si organizza e si gestisce un cantiere in prima persona....insomma come si lavora per davvero.
Una di quelle cose che ti segnano, che ti fanno capire quanta distanza ci sia tra i libri e la pratica. Una di quelle esperienze che ti fanno diventare non più bravo, perchè ti rendi conto che essere bravo non serve o comunque non basta, ma che ti danno la possibilità di acquisire quella capacità pratica che spesso all'ing. sfugge.....e così si impara anche a progettare. Vedendosi davanti agli occhi il cantiere, studiando le fasi di lavoro cercando di capirne le difficoltà, come se ti dovessi domani ritrovare tu in cantiere a realizzare le opere...
Ed al vecchio Achille andrà dedicato un "articolo" a sè....ad un vecchio pensionato duro come l'entroterra della Calabria, che riesce ancora ad entusiasmarsi per l'idraulica, per il lavoro, per il territorio...che passa pomeriggi a dissertare sui modelli matematici.....che in apparenza ti fa perdere un sacco di tempo, ma che alla fine ti lascia sempre tanti tanti insegnamenti di una vita spesa "sul campo". Nessun grazie varrà mai abbastanza....
Beh, questa giornata da mare mi ha ridato un po' di carica, la schiena fa sempre un po' male, ma va meglio....un grazie ai "nuovi" amici..con un pizzico di invidia per le "architette" che hanno nella testa e sulla punta delle dita quel senso del "bello" che ti fa rimanere a bocca aperta quando vedi cosa riescono a rappresentare con poche linee, come riescono a tradurre in concreto le idee....invidia allo stato puro...
Categoria: Non so
giovedì, 04 mag 2006 Ore. 20.07
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