Dape in quest'oasi
qui a S. Nicandro
posare molli sull'erbe
profumate e mirare
gonfiati di pace
quella breve distesa di case
incrociate.
Qui nella dolce stagione
rinfrescati in un'aria ondulata
senza passioni né ansie
a gustare
il teatro giornaliero della gente
fiera
nell'ombra della Torre orgogliosa
e protetta
dalle braccia esperte della Chiesa
che sono i simboli dei miei paesani.
O gentile paesetto
che giaci in questa valle
quadro soave incorniciato dai monti
piccolo e caro
che ingenuamente accogli
i semplici volti della tua gente
i motti dei ragazzi che giocano sulla piazza
lo sciacquio delle donne alla fontana
il canto degli uccelli e delle contadine
dei pastori e delle greggia
e non il fumo malsano delle ciminiere
o le facce indispettite dei sapientoni
il rumore logorante delle officine
il traffico e lo smog
orgoglio delle città
quanto vorrei restare qui con te
a godere.
Ma la legge dell'eterno fare
mi lega lontano a combattere
a patire
e forse inutilmente.
Tu allora questo figlio
spesso nomerai
protenderai le tenere tue braccia
ed appena potrà
egli ritornerà
e... se non potrà
narrerà con gli amici
di Te
canterà i tuoi monti e la tua valle
il perenne richiamo
alle piccole immense tue gioie
e resterai nel suo cuore
ovunque
per sempre
sogno di pace.
Oggi è domenica
e il tuo figlio è appena tornato
dopo lungo tempo
da un paese lontano
e la mente sua turbata
quasi vinta da quel mondo
è rinata oggi qui
su questo colle di S. Nicandro
in questa mera tua vita
salutato dalla festa delle tue campane
dalle gaie rondinelle
che giocano come i tuoi ragazzi
colmi di salute
dalla gente che si reca
in questo giorno alla messa
a cantare
osannare a quel Dio
che li pose sopra questi monti
a Vivere
dal comparire di lei
quegli occhi sinceri
che mai ho potuto dimenticare.
E' vero
il poeta è sentimento
il poeta non è come il sole
che passa insensibile per l'aria e le acque
il poeta è come l'amore
e basta un'apparizione
perché il fuoco divampi nei suoi pascoli
... e Tu
... e Lei
non siete soltanto un'apparizione.