Chi pratica sport di resistenza (bicicletta, corsa, ecc.) sa quanto è importante tenere monitorata la propria frequenza cardiaca, per evitare di allenarsi con troppa intensità o in maniera troppo blanda.
Oggi sono in vendita apparecchi, in genere orologi, molto sofisticati, capaci non solo di misurare i battiti cardiaci, ma anche di tenere traccia dei tempi di allenamento, dei miglioramenti (o peggioramenti) nelle prestazioni, e chi più ne ha più ne metta.
Dato che pratico molto la bicicletta, ho provato per un paio di settimane uno dei migliori apparecchi in circolazione, il Polar RS300X nella versione con GPS, denominato G1.
Di questo cardiofrequenzimetro da polso (chiamarlo solo “orologio” sarebbe infatti riduttivo), ne esistono due versioni: con navigatore Gps da legare al braccio con una fascetta elastica, oppure con sensore da allacciare alla scarpa. Tutte e due queste versioni hanno la fascetta toracica con il sensore per il rilevamento dei battiti cardiaci, elemento essenziale per tutto l’insieme.
All’interno della scatola trovano posto, oltre all’orologio, il trasmettitore Polar WearLink da legare al torace per il calcolo della frequenza cardiaca, e il sensore GPS G1 da legare, tramite la sua cinghia, al braccio, necessario se si vuole fare uso della localizzazione satellitare.
Il manuale, pur piccolo come altezza&larghezza, è massiccio in quanto a numero di pagine. Vengono riportate infatti un sacco di lingue straniere. Sarebbe stato meglio, anche come rispetto per l’ambiente, renderlo disponibile solo nella lingua del paese dove viene venduto. Così sarebbe stato anche più maneggevole e comodo da usare.
Qua sotto l’immagine con il contenuto della confezione.
Come colorazioni ne esistono due versioni: nero (la mia) e arancione.
Anche se a prima vista l’orologio può sembrare massiccio e scomodo, dopo averlo indossato per la prima volta si percepisce subito l’ottima ingegnerizzazione delle forme. È davvero molto comodo, non da fastidio nemmeno coi polsini della camicia (purché non troppo stretti) ed il peso è quasi impercettibile.
Bisogna solo prenderci un attimo la mano con il particolare cinturino, dotato di gancetto molto scorrevole e di un’infinità di minuscoli buchi, come si vede dall’immagine qua sotto.
Qualche problema l’ho riscontrato nella manualistica.
Sul piccolo libretto istruzioni del GPS, ad esempio, alla prima pagina della sezione per la lingua italiana, viene riportato che per selezionarlo attraverso l’orologio, bisogna seguire questi passi di menu:
.
Settings -> Training settings -> Speed sensor -> GPS sensor
In realtà, i veri passi di menu sono i seguenti:
Settings -> Features -> S sensor -> GPS
Nel più corposo manuale dell’orologio, invece, vengono riportati i termini corretti.
Anche questo libretto si poteva ottimizzare come risparmio carta, dato che potrei evitare di avere anche le informazioni per le lingue inglese, francese, spagnolo, tedesco, olandese, portoghese, danese, norvegese, svedese e finlandese.
Cliccando su uno qualsiasi dei 2 tastini sul lato sinistro dell’orologio, si accede alle 3 principali sezioni:
· File
· Settings
· Test
Cliccando sul tasto rosso centrale (il più grosso) si entra nel menu (è una sorta di “Enter”), e sempre coi tasti sul lato destro si naviga in su o in giù tra le varie voci.
Per tornare indietro bisogna cliccare sul tasto a sinistra in basso, che opera come una sorta di backspace. Tornati al menu principale, un suo clic riporta l’orologio in modalità normale, ovvero di visualizzazione dell’ora.
Prima di poterlo utilizzare, bisogna eseguire una sorta di taratura. Nel menu “Settings” vanno registrate le proprie informazioni, come peso, altezza e data di nascita.
E soprattutto va tarato il trasmettitore toracico, avendo cura di indossarlo per circa 5 minuti, sdraiandosi e rilassandosi completamente. Nel mio caso mi ha registrato 45 pulsazioni a riposo.
Il trasmettitore, prima di indossarlo, deve essere almeno inumidito (consiglio di metterlo un attimo sotto il rubinetto). Se viene messo a contatto con la pelle perfettamente asciutto, non riesce a mandare nessun segnale. In compenso l’ho trovato molto comodo e confortevole. Quasi non sembra di averlo indosso: non gratta ed è delicatissimo con la pelle. Si aggancia anche con grande facilità e rapidità.
Ovviamente è distaccabile dalla fascetta, e questa può essere anche lavata in lavatrice.
A questo punto si può iniziare ad utilizzarlo.
Per chi frequenta palestre, ho notato che il trasmettitore toracico viene “sentito” dalle attrezzature Technogym dotate di funzionalità cardiaca. Volendo, se si ritiene di utilizzarlo solo in palestra, si può acquistare solo il trasmettitore, delegando alle macchine della palestra le segnalazione della frequenza cardiaca.
Queste ultime, inoltre, mi sembrano più reattive nel mostrare le variazioni di frequenza cardiaca. L’orologio, infatti, risponde con qualche secondo di ritardo.
Nell’immagine qua sotto i dettagli dell’orologio, prezzo compreso.
Come si vede il pacchetto ha lo stesso prezzo sia se si sceglie l’accoppiata orologio+Gps, che l’accoppiata orologio+sensore da scarpa.
Qua sotto il sensore GPS, per chi preferisce completare l’orologio con questo accessorio da utilizzare outdoor.
Malgrado sia piccolo come dimensioni, il peso non è trascurabile, e bisognerà farci un po’ l’abitudine nel caso lo si voglia legare al braccio. È comunque molto robusto, e a prova sia di pioggia che di immersione (immerso nell’acqua, però, non capta i satelliti).
La chiusura della batteria è disegnata apposta per essere manovrata con facilità con una moneta da 1 o 2 euro.
Quando mi è arrivato il GPS era già inserita una batteria, di marca Duracell, purtroppo completamente scarica.
Sostituendola ho notato che lasciandola sempre inserita soffre di una velocità di scarica piuttosto elevata, e difficilmente si riuscirà ad andare oltre una settimana per ogni batteria.
Per poterlo utilizzare bisogna prima impostare (menu “Settings”) la voce “S sensor” -> GPS sull’orologio.
Poi ci clicca sul tasto rosso del ricevitore GPS affinché inizi a captare il segnale.
Meglio mettere in conto qualche minuto di assestamento, finché la luce lampeggiante del ricevitore Gps passa dal rosso al verde.
A questo punto si può far partire l’orologio tramite il pulsante Start. Coi tastini a destra si può scegliere se si preferisce visualizzare la velocità o la distanza percorsa.
Queste due ultime funzioni sono la vera chicca di tutto il dispositivo. È impagabile poter conoscere la velocità reale a cui si sta procedendo, sia a piedi che in bicicletta, come anche la distanza percorsa da quando lo si è fatto partire.
Io, ad esempio, ho scoperto che camminando ad un passo non troppo lento “viaggio” a circa 5,8 km/h, e ho potuto finalmente sapere quanti chilometri percorro quando faccio il mio giro in mountain bike in montagna (21 km).
Non è obbligatorio tenere il ricevitore sul braccio, come da indicazioni del manuale. Basta che lo si abbia addosso (anche nella tasca del giubbino o della tuta), e preferibilmente non troppo distante dall’orologio.
Nel caso in cui si rimane fermi per un po’ di tempo, il ricevitore ha il buon senso di spegnersi. In tal modo si risparmia la batteria.
Su YouTube, ovviamente, ci sono un po’ di video dedicati a questo orologio da training.
La lista è visualizzabile a questo link.
ed io li ho utilizzati tantissimo per conoscere nei dettagli il funzionamento dell’orologio.
Che dire, indubbiamente un prodotto di qualità, molto professionale.
Oltre alla possibilità di tenere sotto controllo il proprio cuore, è impagabile la funzionalità di conoscere la distanza percorsa e la velocità a cui si sta precedendo.
Senza questo apparecchio, non ci sarebbe modo di saperlo.
Ci sono però alcuni zone di miglioramento.
Innanzitutto il manuale: troppo dispersivo, poco chiaro e dalla lettura frustrante (alla fine mi sono rivolto a YouTube per capirci qualcosa).
Considerando che si paga quasi 200 euro per l’acquisto, la Polar potrebbe preparare un video tutorial (magari in italiano) per spiegarne il suo funzionamento.
Inoltre l’orologio ha un quadrante forse un po’ troppo piccolo per la quantità di informazioni visualizzate. E soprattutto la vista laterale ne viene sacrificata.
A parte questi dettagli, il dispositivo è di livello superiore alla media, e difficilmente non soddisferà le aspettative degli sportivi più fanatici e meticolosi.
Questo post è il primo di una nuova sezione “Sport” che spero di arricchire nel futuro con segnalazioni di validi prodotti, tecnologici e non, in qualche modo legati all’attività fisica e al benessere.